Al Salone Nautico di Genova 10 start-up italiane per la nautica di domani
Presentati da Agenzia ICE anche a questa sessantaduesima edizione i progetti innovativi di alcune start-up italiane per la nautica
Presentati da Agenzia ICE anche a questa sessantaduesima edizione i progetti innovativi di alcune start-up italiane per la nautica
Al 62° Salone Nautico di Genova, come a ogni edizione da qualche anno a questa parte, sono state presentate le start-up italiane per la nautica da diporto durante l’incontro “Start-up innovative nella nautica“.
Selezionate nell’ambito dell’iniziativa Italian StartUp, in collaborazione con Agenzia ICE per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle aziende made in Italy, dieci nuove realtà hanno portato alla ribalta l’eccellenza della ricerca tecnologica e dell’innovazione funzionale, dimostrando ancora una volta come il know-how nel nostro Paese sia diffuso in un ventaglio eterogeneo di ambiti applicativi.
L’innovazione delle start-up italiane per la nautica
“In un mercato che cresce del 31% – ha spiegato Alessandro Gianneschi, vice-presidente di Confindustria Nautica – le nostre aziende sono pronte a investire nell’innovazione pensando al futuro e, in questo senso, le start-up radunate al Salone Nautico, grazie alla collaborazione con Agenzia ICE, offrono il giusto sostegno e le indicazioni in tema di nuove tendenze. Le dieci realtà in vetrina sono in rappresentanza di una fascia generazionale molto ampia: raggruppano giovani ma anche aziende già attive da tempo che si sono rimesse in gioco per portare idee fresche sul mercato. E sono aperte a creare partnership per inserirsi anche nei mercati internazionali”.
Accessori e imbarcazioni di domani
Diverse le aree di interesse delle start-up italiane per la nautica presenti a questa 62esima edizione della manifestazione: dalle imbarcazioni sostenibili alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, dal boat-sharing agli accessori.
Così ad esempio la sarda Betty Buoys, che si occupa di intelligence mooring per la mitigazione degli impatti della navigazione su habitat e specie marine, trasforma il tradizionale corpo morto in “vivo”, presentando una boa intelligente, capace di semplificare l’ormeggio delle barche ma anche fornire connessione wi-fi, illuminazione notturna, geo-localizzazione, meteo locale e informazioni turistiche.
Questa innovativa boa è inoltre in grado di gestire i flussi del diporto nautico e di favorire la sostenibilità grazie ad ormeggi eco-compatibili: organismi marini strutturanti naturalizzano, infatti, la superficie del corpo morto, favorendo l’insediamento di specie bentoniche e la ricolonizzazione.
Gestibile da remoto, per controllarne funzionamento, posizione e assegnazione, può essere addirittura fornita di interfaccia personalizzata (collegata al QR del diportista) per segnalare in tempo reale a chi è ormeggiato bollettini marini, allerte di burrasca, servizi nautici, iniziative sulla costa, restando costantemente collegata anche alla Guardia Costiera.
Da segnalare anche accessori altamente specialistici e performanti, come le eliche di Velettrica che portano a un risparmio del 30% dell’energia necessaria alla navigazione a vento o elettrica, lavorando con un flusso laminare ad alta efficienza, e il sistema Lazy-TAC di Bygryps per risolvere la frequente incompatibilità tra le manovre che fasciano il boma e altri accessori (tendalino, lazy-bag, lazy-jack, bimini).
Tra le novità in tema di imbarcazioni spicca invece l’aliscafo sommergibile a propulsione elettrica e/o ibrida a idrogeno DeepSeaker DS1 di iSpace2o, che combina diverse tecnologie mutuate anche dai settori automobilistico e aeronautico, il gozzo EW01, dimostrazione di Elettrica Wave di come sia possibile convertire barche tradizionali in scafi a propulsione ecologica, de-carbonizzando il ciclo di produzione e promuovendo un approccio energetico Nautical Zero Emission, e le sostenibili barche a vela di legno della “bottega nautica” fiorentina Nabys.
Il lato immateriale della nautica
Ovviamente non è mancato anche l’aspetto immateriale dell’innovazione. Diverse start-up italiane per la nautica stanno infatti focalizzando la ricerca sui servizi agli armatori, oggi semplificati grazie alle applicazioni e a Internet. Boatsandgo ha presentato un motore di ricerca per comparare le offerte di charter, noleggio e boat-sharing, basato su meta-ricerca in diversi siti online di prenotazione.
E-Sea Sharing ha invece introdotto una piattaforma informatica per gestire in autonomia il boat-sharing, rendendo il cliente indipendente nella ricerca, nella prenotazione, nell’attivazione e nel pagamento dell’imbarcazione adatta alle sue esigenze, mentre AppGrade ha pensato agli studenti nautici, proponendo una web-app in grado di semplificare i compiti delle segreterie delle scuole e di gestire la didattica digitale.
Il programma di sviluppo formativo Global Start Up dell’Agenzia ICE è attivo dal 2019 per sostenere tutte le nuove realtà innovative nel nostro Paese, con l’obiettivo di farle sbarcare nei principali mercati mondiali alla ricerca di potenziali investitori.
“Il sostegno alle fiere e a iniziative come questa che valorizza l’innovazione tecnologica – ha sottolineato Paolo Quattrocchi dell’Ufficio tecnologia industriale, energia e ambiente di Agenzia ICE – è alla base del rapporto sempre più intenso tra la nostra Agenzia e Confindustria Nautica e include la partecipazione ai maggiori eventi internazionali per supportare le aziende e le eccellenze della cantieristica italiana nel mondo”.
Argomenti: Daily Nautica, mare