A cura di Claudio Colombo

Razza: leggiadro aliante del mare

Spesso confusa con altre specie di pesci cartilaginei, questa creatura docile e riservata che popola il Mediterraneo è a rischio di estinzione

Razza: leggiadro aliante del mare
A cura di Claudio Colombo

Razza: leggiadro aliante del mare

Spesso confusa con altre specie di pesci cartilaginei, questa creatura docile e riservata che popola il Mediterraneo è a rischio di estinzione

4 minuti di lettura

Benvenuti amici! Lieta di presentarmi: io sono la razza. Ho un corpo a forma romboidale perché, durante la mia evoluzione, le pinne pettorali si sono sviluppate come organo di propulsione, fino ad allargarsi così tanto da sembrare un paio di ’’ali d’aliante” che mi consentono di nuotare con leggiadria e rapidità.

La razza è un predatore d’attesa: abile e rapida, rimane appostata immobile in attesa di balzare sulla preda

CAMPIONESSA DI MIMETISMO

Sono un animale bentonico, il fondale marino è la mia casa, preferibilmente quello sabbioso, nel quale riesco a mimetizzarmi alla perfezione. Le pinne alate sono ottime anche a tale scopo perché le utilizzo per ricoprirmi il dorso di sabbia. La mia forma appiattita e la mia colorazione mimetica fanno il resto: sparisco nel fondale mentre i miei occhi vigili e attenti, posti in posizione dorsale, controllano tutto ciò che mi sta intorno.

Questa tecnica mi serve per nascondermi dai predatori ma anche per cacciare, perché sono un predatore d’attesa, abile e veloce. Rimango appostata immobile in attesa di balzare su crostacei, molluschi e piccoli pesci. Li afferro con la bocca posta sul ventre e li mangio grazie a denti forti, leggeri ma resistenti. Sono proprio i miei denti, fatti di cartilagine e arrotondati in modo da formare una piastra compatta, che mi conferiscono un potente morso con cui rompo il guscio delle prede. La mia coda è ricoperta su tutta la linea dorsale da piccole spine.

Respiro attraverso gli spiracoli, due piccole aperture poste dietro agli occhi che pompano l’acqua aspirata dalle cinque fessure branchiali, permettendo all’ossigeno di entrare nel mio organismo senza che io debba nuotare affinché ciò accada.

La razza è dotata di un sesto senso: l’elettroricezione

SESTO SENSO ELETTRIZZANTE

Sono parente dello squalo: come lui ho uno scheletro cartilagineo e sono dotata di un sesto senso, l’elettroricezione. Sul mio muso sono situate le Ampolle di Lorenzini, una rete di piccoli canali collegati a sacche gelatinose elettricamente conduttive che mi consentono di rilevare i campi elettrici. In questo modo la mia percezione della realtà è ampliata e totale.

Gli esemplari maschi e quelli femmina sono facilmente distinguibili perché molto differenti tra loro: i primi possiedono due strutture tubolari ai lati della coda che costituiscono gli organi genitali (pterigopodi), mentre le seconde sono più grandi e hanno sviluppato una pelle più spessa e resistente per adattarsi alle modalità dell’accoppiamento, durante il quale il maschio afferra con i denti le pinne pettorali della femmina.

NON SONO UNA MANTA, NÉ UN TRIGONE, NÉ UNA TORPEDINE!

Mi raccomando amici, non confondetemi con altre specie di pesci cartilaginei, io non sono uguale a loro. Pur appartenendo alla stessa categoria, facciamo parte di famiglie diverse.

La torpedine ha una sagoma discoidale molto tondeggiante (a forma di “8”) e rilascia scariche elettriche, anche pericolose, a scopo difensivo o per stordire e catturare le prede. Il trigone ha dimensioni molto più grandi di me, una forma romboidale tondeggiante, la livrea uniforme tendente al grigio scuro, quasi nero, e una coda molto più lunga, sulla quale è presente un aculeo di notevoli dimensioni (anche 10/15 cm) con margini seghettati, collegato a ghiandole velenifere.

La manta è un animale pelagico, vive in mare aperto, raggiunge grandi dimensioni ed è dotata di pinne dorsali con un’ampia apertura alare. La bocca è in posizione apicale, evidente sul muso, e ai suoi lati si trovano due pinne cefaliche, utilizzate per incanalare molta l’acqua e raccogliere grandi quantità di plancton. La colorazione è molto più scura della mia, dal grigio al nero, con il dorso chiaro.

LA VOCE DEL SILENZIO

Sono un indicatore del benessere dei mari, svolgo un ruolo fondamentale nell’ecosistema, eppure sono tra i pesci più minacciati del Mediterraneo. L’inquinamento, il cambiamento climatico, la progressiva riduzione di habitat e la pesca intensiva e sregolata che non rispetta i naturali ritmi riproduttivi hanno comportato un preoccupante declino della mia specie.

I pesci cartilaginei sono a rischio di estinzione in tutto il mondo, hanno una crescita lenta e un basso potenziale riproduttivo che, a fronte della minaccia antropica, non riesce a fare fronte allo sfruttamento eccessivo. Siamo creature spesso catturate per scopi sportivi o commerciali: per la carne, le pinne, le branchie o i denti.

Noi razze siamo animali docili, fiduciosi e abitudinari, facilmente avvistabili durante immersioni anche a bassa profondità. Per preservarci non interferite con il nostro habitat, non avvicinatevi troppo, evitate di toccarci e non offriteci cibo: in questo modo potrete osservarci in sicurezza e ammirare la nostra leggiadria.

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