05 febbraio 2025

Demolite e smaltite le ex barche porta del porto di Genova

05 febbraio 2025

Il progetto del cantiere genovese San Giorgio del Porto ha previsto la messa in sicurezza delle unità, il loro rigalleggiamento e il trasferimento all'interno di un bacino di carenaggio, dove è avvenuta la demolizione

Il progetto del cantiere genovese San Giorgio del Porto ha previsto la messa in sicurezza delle unità, il loro rigalleggiamento e il trasferimento all'interno di un bacino di carenaggio, dove è avvenuta la demolizione

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San Giorgio del Porto ha portato a termine con successo il complesso intervento di demolizione e smaltimento delle ex barche porta n. 1, n. 3 e n. 4 situate nell’area delle Riparazioni Navali del porto di Genova. Commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’operazione rappresenta un passo importante verso la riqualificazione delle infrastrutture portuali e la tutela ambientale.

Le tre unità, fuori uso da oltre vent’anni, sono state smaltite attraverso un processo sicuro e rispettoso dell’ambiente, confermando la competenza tecnica e la leadership di San Giorgio del Porto nel settore delle demolizioni navali, già sancita da certificazioni di alto livello come la ISO 30000:2009 e l’iscrizione all’Elenco Europeo dei Demolitori Navali.

Le imbarcazioni presentavano condizioni diverse e sfide complesse. Le barche porta n. 1 e n. 3 erano adagiate sul fondo del mare in posizione verticale, mentre la n. 4 risultava completamente affondata. Il progetto ha previsto la messa in sicurezza delle unità, il loro rigalleggiamento e il trasferimento in un bacino di carenaggio, dove è avvenuta la demolizione. Anche il trasferimento, pianificato in stretta collaborazione con l’Autorità Marittima e i Servizi Tecnico Nautici, è stato realizzato tenendo conto della sicurezza delle operazioni. Inoltre, è stata demolita anche un’altra unità galleggiante inutilizzata da anni all’interno del porto.

Le operazioni di demolizione sono state completate in 45 giorni (oltre 20.000 ore di lavoro), utilizzando tecniche avanzate quali fonti termiche e cesoie. Sono state così recuperate 1.475 tonnellate di ferro e acciaio e 970 tonnellate di cemento, oltre ad essere stati liberati e resi disponibili per nuove attività 150 metri di banchina. Il processo si è poi concluso con la cancellazione delle unità dal registro dei galleggianti minori della Capitaneria di Porto di Genova.

San Giorgio del Porto ha operato in sinergia con partner specializzati. Drafinsub S.r.l. ha curato le operazioni di messa in sicurezza e rigalleggiamento, mentre Nuova Malco S.r.l. ha gestito la demolizione, lo smaltimento e il recupero dei materiali. Con questa operazione il cantiere genovese ha contribuito non solo alla riqualificazione del porto di Genova ma anche alla protezione dell’ambiente marino, rappresentando un esempio concreto di come esperienza e innovazione possano unirsi per migliorare le infrastrutture portuali e favorire uno sviluppo sostenibile.

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