17 febbraio 2025

Regolamento anti-deforestazione: quale sarà l’impatto per i cantieri navali italiani?

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Sarà necessario documentare l’origine dei materiali e dimostrare la loro conformità agli standard anti-deforestazione

Regolamento anti-deforestazione: quale sarà l’impatto per i cantieri navali italiani?

Sarà necessario documentare l’origine dei materiali e dimostrare la loro conformità agli standard anti-deforestazione

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Con il c.d. regolamento deforestazione (Reg. UE 2023/1115 - EUDR) l'Unione europea ha introdotto nuovi obblighi sull’importazione, immissione in commercio ed esportazione di materie prime e prodotti legati al fenomeno della deforestazione e del disboscamento. L’obiettivo è ridurre il contributo dell’Unione europea alla deforestazione globale, alle emissioni di gas serra e alla perdita di biodiversità.

Tra i materiali soggetti alle nuove regole rientrano legname, cuoio, gomma e derivati, fondamentali per la produzione nautica, specialmente per scafi, rivestimenti e finiture. L’entrata in vigore delle disposizioni è stata recentemente prorogata dalla Commissione europea, che ha recepito le preoccupazioni delle imprese introducendo scadenze differenziate per i vari operatori interessati. Le grandi imprese dovranno adeguarsi entro il 30 dicembre 2025, mentre per micro e piccole imprese l’obbligo scatterà a partire dal 30 giugno 2026.

I cantieri nautici italiani, che spesso importano tali materie prime da Paesi extra-UE, dovranno comunque prepararsi con largo anticipo al fine di rispettare le norme di "due diligence" imposte dal regolamento. Sarà pertanto necessario documentare l’origine dei materiali e dimostrare la loro conformità agli standard anti-deforestazione. Le informazioni richieste, a titolo esemplificativo, includono la geolocalizzazione delle aree di produzione, la descrizione delle materie prime utilizzate per la produzione e i dettagli su fornitori e clienti.

Il mancato rispetto delle norme potrà comportare sanzioni severe, tra cui multe proporzionate al danno ambientale (ad esempio, nel caso di un’impresa, l’ammontare massimo della sanzione è almeno pari al 4 % del fatturato totale annuo), confisca dei prodotti ed esclusione da appalti pubblici e finanziamenti. Nonostante la proroga, i cantieri nautici devono avviare con urgenza le attività di assessment per evitare blocchi alle importazioni e garantire che tutte le materie prime siano certificate a "deforestazione zero".

 

Stefano Comisi

Studio Armella & Associati