Ambrogio Beccaria nell’Olimpo della vela con un nuovo progetto in classe IMOCA – L’intervista di DN
Il velista milanese dalla carriera fulminante in Mini 6.50 e Class 40, ha annunciato una nuova campagna, la sua prima in classe IMOCA
Il velista milanese dalla carriera fulminante in Mini 6.50 e Class 40, ha annunciato una nuova campagna, la sua prima in classe IMOCA
Rullo di tamburi, signori e signore: Ambrogio Beccaria inizia una nuova avventura oceanica. Si chiama Allagrande Mapei Racing, è in classe IMOCA ed ha un grande obiettivo: la Vendée Globe 2028, ça va sans dire. Ecco l’annuncio che ad inizio aprile è stato dato alla stampa e agli appassionati dallo showroom milanese del Main Sponsor Mapei, multinazionale leader nei prodotti chimici per l’edilizia, che sostiene il navigatore milanese dal 2022.
“Siamo orgogliosi – ha spiegato Veronica Squinzi, amministratore delegato di Mapei – di sostenere questo nuovo progetto innovativo e coraggioso di Ambrogio Beccaria. Mapei è una multinazionale presente in 57 Paesi del mondo, l’internazionalizzazione è tra i pilastri della nostra strategia. Sostenere un progetto che ha come obiettivo il giro del mondo, come palcoscenico l’oceano e coinvolge team internazionali è per noi una scelta naturale”.
Beccaria mancava dalle scene veliche da fine 2024, quando si era conclusa la sua esperienza a bordo del Class 40 Allagrande Pirelli, con cui aveva vinto, se non tutto, molto, tra cui la Transat Jacques Vabre nel 2023 e la Transat CIC nel 2024. Una presenza tutto sommato breve, quella nella classe logicamente successiva a quella Mini 6.50 da cui era iniziata l’ascesa di Ambrogio nel 2019, con la vittoria della Mini Transat. Ed ora, a 33 anni, ecco il salto nella classe oceanica considerata l’Olimpo dell’altura, a cui pochi arrivano: l’IMOCA.
Il suo monoscafo di 60 piedi è quello con cui Thomas Ruyant ha vinto la Transat Jacques Vabre nel 2023 e con cui ha partecipato al Vendée Globe 2024, un progetto di Antoine Koch e dello studio Finot-Conq. Ambrogio lavorerà con il navigatore francese per tutto il resto dell’anno facendo base a Lorient (Francia), sia regatando con lui, sia condividendo una parte dell’équipe tecnica e delle risorse umane, oltre al suo team di 20 persone. Un modo per ottimizzare ed accelerare non solo la conoscenza del nuovo mezzo, ma anche il destreggiarsi in un progetto certamente più complesso sotto molti punti di vista, rispetto a quelli vissuti finora.
Ma prima della Vendée Globe, ancora lontana all’orizzonte, ci sono regate impegnative e prestigiose nel calendario 2025 di Allagrande Mapei Racing. Si parte ad agosto con la The Ocean Race Europe e si prosegue ad ottobre con la Transat Café l’Or, storica transatlantica in doppio a cui parteciperà anche l’italiana Francesca Clapcich, anche lei “fresca” di annuncio della sua nuova campagna IMOCA. Daily Nautica ha incontrato Beccaria all’indomani dell’annuncio dell’inizio della campagna Allagrande Mapei Racing, per sapere cosa si prova a raggiungere l’Olimpo.
Ambrogio, innanzitutto congratulazioni! Prima di tutto siamo curiosi di sapere come hai scelto questa barca?
Grazie! La barca è disegnata da un architetto che mi piace molto, Antoine Koch, in collaborazione con lo studio Finot-Conq. Koch, che è anche navigatore, ha partecipato alla costruzione di altre barche, ma questa è la prima barca disegnata in toto da lui e con la sua filosofia, che a me interessava molto. La carena è molto diversa da quelle degli altri, con delle sezioni a forma di V che permettono di fare uno step importante in andature al lasco, che sono le condizioni che si trovano spesso nelle transat e nel giro del mondo. Mi sembrava quindi molto interessante come scelta e credo che oggi sia il miglior IMOCA in circolazione. La sua gemella è quella con cui Yoann Richomme (Paprec Arkéa) è arrivato secondo all’ultimo Vendée Globe: stesso scafo, stessi foil, solo il ponte è un po’ diverso.
E’ stata appena annunciata la nuova campagna oceanica e hai già un programma serratissimo: con chi sarai a bordo per The Ocean Race Europe?
Mi piacerebbe molto poterlo dire, ma non è ancora definito ufficialmente! Sicuramente il co-skipper sarà Thomas Ruyant, mentre gli altri due nomi li potremmo dire spero tra un paio di settimane.
Ci spieghi in cosa si estrinsecherà la partnership tecnica con il team di Thomas Ruyant fino a dicembre 2025?
Condivideremo una collaborazione tecnica e di risorse umane con il team Thomas Ruyant Racing fino all’acquisto della barca, a dicembre 2025, poi monterò il mio e saremo indipendenti.
Le prime competizioni saranno in equipaggio/doppio, quindi inizierai a navigare in solitario per prendere confidenza con il mezzo a fine anno?
In realtà neanche, perché c’è lo stop da dicembre a marzo-aprile. Quindi la prima volta da solo sarà fra un anno circa! Per fortuna, mi viene da dire, perché con queste barche super complicate è meglio imparare un po’ bene.
Una cosa che temi e una che aspetti con ansia di questo nuovo capitolo in IMOCA?
La cosa che più temo è di soccombere allo stress e all’angoscia del team grande e complesso… spero comunque di continuare a divertirmi! Che non è così semplice, quando le cose diventano così grandi e complesse. Invece non vedo l’ora di scoprire i segreti di queste barche che volano sull’acqua, perché io alla fine di barche volanti ne ho usate poche.
Argomenti: mare, ocean-race, vela