Il World Yachting Summit all’insegna della sostenibillità
Giovanna Vitelli interviene al World Yachting Summit per tracciare la rotta verso la sostenibilità
Giovanna Vitelli interviene al World Yachting Summit per tracciare la rotta verso la sostenibilità
La seconda giornata del World Yachting Summit di Monaco si è svolta all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. Per parlare di questi temi è stata invitata Giovanna Vitelli, presidente di Azimut Benetti, che durante il suo intervento ha illustrato gli elementi fondamentali individuati dall’azienda per rivoluzionare il settore. Assieme a lei molti altri ospiti internazionali hanno affrontato i temi fondamentali del percorso verso le emissioni zero, analizzando le possibili soluzioni per un futuro più pulito nel mondo della nautica.
Giovanna Vitelli al World Yachting Summit
“Il cambiamento – afferma Giovanna Vitelli – può diventare realtà solo se è condiviso. La ricerca è necessaria e deve continuare in questa direzione, ma non si deve dimenticare la comunicazione”. Per questo la prima parola chiave del suo intervento è stata trasparenza.
La presidente del gruppo ha sottolineato l’esigenza di fornire dati certificati rispetto ai consumi reali delle imbarcazioni. Per questo Azimut ha adottato il SEA index, strumento che permette di valutare le emissioni degli yacht oltre i 24 m fornendo dati accurati e verificati. Questo offre agli armatori la possibilità di valutare i propri consumi, ma può essere applicato anche ai nuovi yacht in fase di progettazione.
Sono stati inoltre presentati alcuni importanti traguardi raggiunti dal gruppo, come nel caso della serie Seadeck. In un anno di utilizzo gli yacht Seadeck producono il 40% in meno di gas a effetto serra, comparati a imbarcazioni con una propulsione in linea d’asse. La presidente di Azimut Benetti ha spiegato che questi risultati sono possibili grazie a diversi fattori. Il primo è l’utilizzo dell’olio vegetale idroattivo, un biocarburante di elevata qualità proveniente da materie prime rinnovabili, che permette di ridurre le emissioni tra il 60 e il 90% rispetto al mix fossile di riferimento. “È una soluzione – sottolinea Vitelli – semplice e attuabile, sebbene ci siano dei problemi di trasporto. Ma in questo caso l’aumento della domanda può aiutare a risolverli”.
Altre innovazioni adottate dal cantiere riguardano i materiali e un’architettura più sostenibili, grazie all’utilizzo della fibra di carbonio e di scafi ad alta efficienza. Ma uno dei campi in cui Azimut si impegna di più è la propulsione innovativa e ibrida.
“Abbiamo investito – racconta la presidente del gruppo – tutta la conoscenza a nostra disposizione in questo ambito, anche grazie all’aiuto di Volvo Penta. Lo sforzo in questo caso è riuscire a utilizzare lo stesso approccio per yacht di tutte le dimensioni”. Azimut sta continuando dunque a lavorare in questa direzione, conseguendo primati eccezionali, come l’aver costruito il più grande yacht ibrido al mondo, Luminosity.
Un futuro green per la nautica
Dopo l’introduzione di Vitelli, il dibattito è continuato con un panel che ha affrontato la questione di come proseguire lo sviluppo della sostenibilità in modo intelligente. Assieme a Patrick Coote di MarineMax, Michael Breman di Lürssen e altri importanti relatori, si è parlato della necessità di rendere questo cambiamento attrattivo, gioioso e accessibile a tutti. Tra gli protagonisti della seconda giornata dell’evento, Nicola Pomi di Volvo Penta, Tobias Kohl di Rolls Royce e Dan Lenard di Nuvolari Lenard, che hanno contribuito al dibattito su come rendere il futuro della nautica più sostenibile e pulito.
Argomenti: ambiente-&-sostenibilità