Come far volare una barca a vela: lo spiegano i docenti e ricercatori dell’Università di Genova
Al Forum Innovation del Salone Nautico 2021 l'incontro "Sulle ali del vento... Materiali, metodi e studi per far ‘volare’ una barca a vela" dell'Università di Genova
Al Forum Innovation del Salone Nautico 2021 l'incontro "Sulle ali del vento... Materiali, metodi e studi per far ‘volare’ una barca a vela" dell'Università di Genova
“Sulle ali del vento… Materiali, metodi e studi per far ‘volare’ una barca a vela“. E’ il titolo dell’incontro, curato dal Centro del Mare dell’Università di Genova, che si è tenuto al Forum Innovation del 61° Salone Nautico di Genova, nell’ambito dei convegni istituzionali di Confindustria Nautica, che danno voce al comparto nautico e approfondiscono i principali temi di attualità che coinvolgono il settore.
Il Centro del Mare dell’Università di Genova
Il Centro del Mare è un’eccellenza genovese che raccoglie l’offerta formativa dell’Università completamente dedicata al mare. Qui più di 400 docenti e ricercatori svolgono didattica e ricerca incentrata su temi marittimi, posizionando l’Università di Genova tra le migliori al mondo in questo settore specialistico e multidisciplinare.
L’incontro sui materiali e gli studi più innovativi che riguardano le recenti conquiste delle barche a vela, ha confermato che ci troviamo davanti ad un importante punto di riferimento nella ricerca e nel trasferimento tecnologico sul mare.
Le barche a vela “volano”
Tutti noi abbiamo recentemente imparato che le barche a vela possono volare. Prima sobbalzando davanti ai foil dell’America’s Cup, poi trattenendo il fiato davanti alla prestazioni di Ruggero Tita e Caterina Banti a Tokyo 2020 sul loro Nacra 17.
Sono alcuni ann, in realtà, che le barche a vela, mono o multiscafo, possono “volare”, per quanto una piccola parte dello scafo, resti tecnicamente dentro l’acqua, ma recentemente sono diventate familiari anche al grande pubblico.
Nuovi modelli per lo studio delle barche a vela
È stata poi raccontata, con uno sguardo e un linguaggio prettamente tecnici ma accessibili, l‘evoluzione dei metodi di comprensione e modellazione degli elementi strutturali della barca a vela. Dal dimensionamento dell’albero al tensionamento delle sartie, dal comportamento delle vele al rapporto tra carena e fluido nel quale è immersa.
Si tratta di modelli dinamici, non lineari, per i quali la matematica non ha soluzioni definitive, e per i quali c’è sempre la compresenza tra modelli sperimentali e modelli analitici. È stato inoltre mostrato come all’Università di Genova siano stati approntati test sperimentali specifici e avanzati per studiare il comportamento dei diversi materiali e componenti in svariate situazioni, come camere del vento per le vele.
È stato interessante, in particolare, constatare l’incredibile progresso nella simulazione del comportamento degli elementi delle barche: dalla soluzione dei problemi del tutto empirica che avveniva in cantiere con ripetuti esperimenti (e relativi fallimenti), alla messa a punto di modelli che implementano gli approcci statici sulle strutture con gli approcci dinamici sul fluido nel quale sono immersi: l’acqua.
Argomenti: Daily Nautica, Genova, Saloni Nautici, vela