31 luglio 2014

Uomo disperso in mare, la Guardia Costiera lo salva

31 luglio 2014

Dopo aver scortato il convoglio di nave Concordia durante il suo trasferimento nel porto di Genova, la Cp 941 della Guardia Costiera è stata protagonista di un’operazione di ricerca e soccorso di un uomo disperso in mare a bordo di un natante da diporto

Dopo aver scortato il convoglio di nave Concordia durante il suo trasferimento nel porto di Genova, la Cp 941 della Guardia Costiera è stata protagonista di un’operazione di ricerca e soccorso di un uomo disperso in mare a bordo di un natante da diporto

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Non conosce tregua l’attività di Nave Diciotti della Guardia Costiera, impegnata a garantire la sicurezza della navigazione e soprattutto la salvaguardia della vita umana in mare. Dopo aver scortato il convoglio di nave Concordia durante il suo trasferimento nel porto di Genova, la Cp 941 della Guardia Costiera è stata protagonista di un’operazione di ricerca e soccorso di un uomo disperso in mare a bordo di un natante da diporto.

 

A lanciare l’allarme al 1530, il numero per le emergenze in mare, è stata la fidanzata del diportista che non aveva notizie del suo compagno dal giorno precedente la sua partenza. L’unità multiruolo della Guardia Costiera navigava verso le coste siciliane, quando dalla Centrale Operativa di Roma ha ricevuto l’ordine di perlustrare il tratto costiero compreso tra Talomone e l’isola del Giglio. Ad assistere la Cp 941 nelle fasi di ricerca anche la motovedetta Cp 803 salpata da Porto Santo Stefano e un elicottero AB412 “Koala” della Guardia Costiera decollato dalla base aerea di Sarzana.

 

Nonostante le forti raffiche di vento e le condizioni meteomarine in peggioramento, dopo oltre 7 ore di ricerche in mare, Nave Diciotti informava la Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma di aver individuato il diportista in difficoltà a bordo di un natante, a 7 miglia a nord ovest dal Monte dell’Argentario. L’uomo è stato tratto in salvo da uno dei quattro battelli di cui è dotata l’unità multiruolo della Guardia Costiera, per poi essere trasbordato sulla motovedetta Cp 803 e successivamente trasferito a Porto Santo Stefano, dove ad attenderlo c’era il personale del 118, per le cure e gli accertamenti del caso.

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1 commento

  1. Federico says:

    Ci sono dei lati oscuri sul salvataggio del diportista al largo del Monte Argentario. Quanto era lungo il natante? poteva anche essre lungo 10mt. Peccato che non ci siano i particolari della vicenda.