23 febbraio 2025

Il Re delle Aringhe si arena su una spiaggia californiana ed è un presagio dell’Apocalisse

23 febbraio 2025
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Lungo più di 3 metri, questo pesce è alla base di tutte le leggende di serpenti marini

Un rarissimo esemplare di Pesce Remo spiaggiato

Lungo più di 3 metri, questo pesce è alla base di tutte le leggende di serpenti marini

2 minuti di lettura

Un rarissimo esemplare di Pesce Remo, chiamato anche Re delle Aringhe, è stato trovato arenato sulla spiaggia di El Quemado, nella California messicana. Secondo molte tradizionali popolari, la sua presenza in superficie sarebbe presagio di grandi sventure. 

Questo pesce, il cui nome scientifico è Regalecus glesne, vive abitualmente a mille metri di profondità. Si tratta in altre parole di un pesce abissale, che solo in rarissime occasioni è stato avvistato in superficie. E’ lungo più di tre metri e pesa attorno ai 200 chili. Il suo nome popolare, Pesce Remo, deriva dalle sue due lunghe pinne pelviche che sembrano proprio due remi. E’ un pesce senza squame che somiglia ad un serpente, con una pinna dorsale color rosso e una caratteristica cresta sulla testa.  

Secondo alcuni studiosi, il pesce Remo è all’origine di tutte le leggende riguardanti i serpenti marini che terrorizzavano i marinai che attraversavano gli oceani. Una fama immeritata. Questo animale si nutre principalmente di plancton ed è assolutamente innocuo sia per l’uomo che per le altre specie animali del mare. 

Eppure, la credenza popolare e molte narrazioni marinaresche gli hanno attribuito molte leggende legate a sventure e, addirittura l’Apocalisse, di cui sarebbe un annunciatore. Il suo manifestarsi preannuncerebbe maremoti, terremoti, devastazioni costiere, tsunami, naufragi ed altre cose poco belle. 

Solo credenze? No. Qualcosa di vero c’è, purtroppo. Il Pesce Remo ovviamente, non è responsabile delle attività sismiche e neppure annuncia disastri navali. Ma la presenza in superficie di esemplari stanchi o morenti, potrebbe essere determinata dal mutare delle correnti marine dovuto ai cambiamenti climatici e al riscaldamento degli oceani. E questa sì che è una vera sventura per l’umanità!

Foto tratta da Oolongteacup

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