Amer Yachts e IED per dare voce ai designer del futuro
Dai banchi universitari ai progetti di cantiere: questa la filosofia della collaborazione tra il cantiere Amer Yachts e IED (Istituto Europeo di Design) con sede a Milano.
Dai banchi universitari ai progetti di cantiere: questa la filosofia della collaborazione tra il cantiere Amer Yachts e IED (Istituto Europeo di Design) con sede a Milano.
Il cantiere sanremese Amer Yachts ha fornito supporto all’istituzione universitaria IED con il progetto di tesi “yacht ed eco-design”, che ha visto impegnati gli studenti nella progettazione di 3 modelli per altrettanti ipotetici armatori.
Il percorso formativo è stato seguito nell’ambito del corso di “Interior design” dai docenti e relatori Vittorio Pieroni ed Enrico Lumini, che hanno accompagnato i ragazzi nella fase di studio e ricerca, nello sviluppo dei concept e nella progettazione, fino alla presentazione dei progetti al cantiere. Gli elaborati sono stati presentati per le tesi di laurea.
Il cantiere ha fornito input ben precisi ovvero le matematiche di un nuovo 120’ ancora su carta, nonché le caratteristiche ideali sui gusti di 3 ipotetici armatori e ha lasciato libera creatività agli studenti per sviluppare un modello da presentare alla clientela Amer.
Il lavoro di design è stato complesso ed al contempo appassionante per gli studenti che, suddivisi in tre gruppi di lavoro, hanno impiegato parecchi mesi prima di arrivare alla realizzazione dei modellini di yacht. L’attività ha contemplato l’intero processo di progettazione, partendo dalla fase di preparazione su piantine, passando quindi ai rendering tecnici fino alla modellazione dello scafo.
Ogni gruppo ha sviluppato un progetto con finalità diverse legate ai gusti di un ipotetico armatore ma vincolato alle specifiche tecniche imposte dal cantiere fino all’ottenimento di modelli stampati a moduli in 3D, carteggiati, stuccati, assemblati, verniciati ed arricchiti di dettagli.
Il primo gruppo, formato da Simone Maggioni, Gabriella Pellicanò, Francesca Metelli e Alessandra Leonardi, si è ispirato ad un armatore che ama il mondo delle auto. L’immagine esteriore dello yacht richiama gli aspetti stilistici di un’automobile attraverso linee aerodinamiche e forme sinuose. Gli interni sono “open-space” con una grande cabina armatoriale ed accesso diretto al ponte superiore provvisto di Jacuzzi personale e zona relax con divanetti.
Il secondo gruppo di studenti, composto da Lorenzo Pellegatta, Alberto Rugiano, Federica Chianura e Michele Arata, ha invece lavorato ad un’imbarcazione pensata per il charter. Anche in questo caso le linee sono state mutuate dal mondo dell’automotive con profili morbidi e curvilinei, tipici delle auto sportive. Il design interno è improntanto su sensi estetici in grado di soddisfare le esigenze di un ampio numero di ospiti.
Il terzo gruppo di lavoro, costituito da Francesco Felicioni, Claudia Colombo, Serena Piccinelli e Joy Abi Akar, si è infine misurato nella progettazione di un yacht all’insegna di glamour ed esclusività per un ipotetico armatore cinese dai gusti inconsueti. Le cromie sono in linea con i tratti distintivi della sportività italiana e gli aspetti funzionali dello yacht concentrati sulle passioni dell’armatore: spazio a prua dedicato interamente al golf e garage a poppavia per la sua super-car.
I lavori sono stati presentati a bordo del nuovo “Amer 110 Unique” in occasione dell’ultimo Salone Nautico Internazionale di Genova.
Andrea Bergamini
Argomenti: amer-yacht