Lasciare tutto e partire in barca a vela: la “Rapsodia mediterranea” di Simone Perotti
Un racconto di viaggio dal sapore di reportage, per scoprire il Mediterraneo con gli occhi e la mente di chi ha deciso di lasciare stipendio, carriera e città, per diventare un uomo libero
Un racconto di viaggio dal sapore di reportage, per scoprire il Mediterraneo con gli occhi e la mente di chi ha deciso di lasciare stipendio, carriera e città, per diventare un uomo libero
“Uomo libero, sempre caro avrai il mare”, diceva Charles Baudelaire. Simone Perotti, sangue genovese nelle vene, come tiene a sottolineare lui stesso in più pagine, ha deciso di lasciare lo stipendio garantito da un’importante società multinazionale, la sua carriera destinata a crescere e la sua città, per diventare un “uomo libero“. Ma libero di fare che? Per Simone Perotti, divenuto il simbolo della ricerca di “un’altra vita“, è la domanda più importante: che accade quando lasci tutto?
Dieci anni fa usciva “Adesso basta”, long seller che di questa scelta è diventato il manifesto. Oggi esce “Rapsodia mediterranea” (432 pagine, 19 euro), pubblicato da Mondadori, che racconta cos’è avvenuto nel frattempo.
Quando si parla di libertà, di radicale cambio di vita, di scelta, quasi sempre ci sono di mezzo il mare e una barca a vela. Così è stato anche per Perotti, che dal 2013 al 2019 ha navigato a vela per quasi 20 mila miglia per tutto il Mediterraneo, il Mar Nero, l’Atlantico portoghese, spagnolo e marocchino. Con un gruppo di persone appassionate, è salpato per cercare economie differenti, valori comuni, un’altra socialità, nel tentativo di vivere fuori tempo e fuori rotta rispetto a flussi turistici e luoghi tradizionali, alla ricerca di culture, storie, domande, risposte sul Mediterraneo, per conoscerlo e capirlo, per ricollegare la nostra vita alla sua natura originale.
“Rapsodia mediterranea” è un libro di formazione, tra romanzo d’avventura e cahier filosofico. Un tributo alle migliaia di persone che si sono appassionate alla vicenda di un uomo orgoglioso e coraggioso, che ha avuto la determinazione di “non tornare indietro”. La storia di un progetto sociale di navigazione e aggregazione e l’affresco del Mediterraneo oggi, com’è diventato, come potrebbe essere in futuro, tra Georgia caucasica e Portogallo, tra Libano e Balcani, dal Maghreb, all’Anatolia, all’Europa.
Per realizzare la sua nuova vita, Perotti ha indossato i panni di skipper e ha dato il via al Progetto Mediterranea. Il 12 ottobre scorso, proprio in occasione del Columbus day, ha fatto il suo ingresso trionfale a Genova, come racconta l’autore nella video intervista in fondo a questo articolo. Alla base del progetto un triplice scopo: effettuare una spedizione nautica, culturale e scientifica, di relazione tra i popoli affacciati sul Mediterraneo, per pensare insieme una nuova civiltà.
Tutto è raccontato in questo nuovo libro, che offre un racconto diverso da quelli tradizionali dei navigatori solitari o meno. Ogni capitolo di Perotti analizza un aspetto sociologico, racconta i costumi di un Paese, fotografa un paesaggio o ricorda l’incontro con vari personaggi, alcuni anche importanti, che hanno segnato la sua lunga navigazione. La scrittura non è mai autocelebrativa e si alterna tra lo stile romanzesco e quello storico, passando dal reportage. Si salta da un tema all’altro, dalla storia dei pirati alla situazione in Medioriente grazie all’incontro con un corrispondente dell’Ansa, dal doganiere facilmente corruttibile ai delfini. Una vera e propria “rapsodia mediterranea”.
L’AUTORE
Simone Perotti è nato a Frascati nel 1965 ma ha sangue genovese. Scrittore e marinaio, ha raggiunto il successo con il libro “Adesso basta” (100mila copie vendute) che racconta il suo lungo percorso di cambiamento per abbandonare il lavoro e la città, in favore di una vita più semplice, libera e a minor impatto ambientale e sociale.
Rapsodia mediterranea
di Simone Perotti
Mondadori – Strade Blu, Milano, ottobre 2019
Pagine: 432
19,00 euro
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica, mare, vela