Mare Magnum Nostrum, call action per un archivio fotografico del mare
L’artista Gea Casolaro promuove una grande opera collettiva sul tema del Mediterraneo, coinvolgendo gli abitanti di tutte le coste
L’artista Gea Casolaro promuove una grande opera collettiva sul tema del Mediterraneo, coinvolgendo gli abitanti di tutte le coste
Una grande opera a partecipazione collettiva sul tema del Mediterraneo, il Mare Magnum Nostrum che è stato scenario della nascita della cultura europea e continua ad essere un paesaggio naturale oltre che socio-politico. E’ l’idea alla base del progetto dell’artista dell’immagine Gea Casolaro, promosso dalla Direzione Regionale Musei dell’Emilia Romagna in collaborazione con Hulu-Split e qwatz-contemporary art platform, grazie al sostegno della settima edizione di Italian Council, programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo.
Call action a tema Mediterraneo
Durante l’arco temporale di un anno, verranno raccolte le fotografie di tutte le persone comuni che vorranno aderire al progetto, sia in Italia sia negli altri Paesi mediterranei, presentandole di volta in volta in una serie di mostre e soprattutto pubblicandole in un archivio fotografico ad hoc.
All’iniziativa potranno concorrere tutti coloro che lo desiderino, semplicemente caricando i propri scatti a tema Mediterraneo: vacanze, paesaggi, cronaca, rituali, arrivi o partenze. Un database digitale e accessibile, che nel tempo potrà diventare strumento di lettura e di comprensione delle trasformazioni sia fisiche sia socio-culturali degli Stati affacciati sul Mare Magnum Nostrum.
Mostre e archivio digitale sul Mare Magnum Nostrum
La prima tappa di questo “straordinario mosaico di sguardi e visioni” sarà in Croazia, a Spalato, dal 12 al 26 novembre 2020. La torre sud-est del Palazzo di Diocleziano ospiterà un’installazione immersiva che riproduce le coste mediterranee esclusivamente attraverso le fotografie di ieri e di oggi dei primi partecipanti alla call action. I visitatori potranno così osservare, attraverso le immagini, i territori costieri.
La tappa conclusiva del progetto sarà invece al Museo Nazionale di Ravenna, nella primavera dell’anno prossimo, sede definitiva dell’opera, che qui giungerà nella sua forma compiuta per essere acquisita nelle collezioni del museo. La città romagnola, due volte capitale dell’Impero Romano d’Occidente, è stata scelta come simbolo epicentrico del Mediterraneo, dato che alle origini era un porto militare raggiungibile solo via mare e i suoi mosaici raccontano della fusione tra Occidente e Oriente, tra due mondi e altrettante visioni di pensiero che da sempre nelle acque del Mare Magnum Nostrum si incrociano e si scontrano.
Per questo la call action intende coinvolgere persone e Paesi anche molto diversi, in una “grande azione corale” capace di costruire una sola opera a partire da realtà sociali e culturali spesso agli antipodi.
Argomenti: Daily Nautica, mare