16 aprile 2025

A Monaco al via la prima edizione del World Yachting Summit – Il video di DN

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Al centro della prima giornata del World Yachting Summit di Monaco il futuro del mercato e la sostenibilità

Al centro della prima giornata del World Yachting Summit di Monaco il futuro del mercato e la sostenibilità

4 minuti di lettura

A Monaco ha preso il via la prima edizione del World Yachting Summit, nuovo appuntamento nautico internazionale ospitato dallo splendido Monte-Carlo Bay Hotel & Resort. L’obiettivo dell’evento, di cui Daily Nautica è media partner, è incoraggiare il dibattito e supportare lo sviluppo del mondo dello yachting.

Con questo intento sono state invitate aziende di fama mondiale come Azimut Benetti, Sanlorenzo e Nuvolari-Lenard, oltre a organizzazioni internazionali e leader del settore che hanno discusso dell’evoluzione e dei nuovi trend del mercato. Un altro grande tema è quello della sostenibilità, affrontato attraverso vari interventi sulle nuove soluzioni e tecnologie che rendono possibile l’obiettivo delle emissioni zero.

L’apertura del World Yachting Summit

Laurent Pelignon, addetto allo sviluppo e ai contenuti del World Yachting Summit, ha aperto la giornata con un discorso sulle sfide del futuro poste dalla fine della globalizzazione e dai dazi americani che influenzano fortemente il mercato dell’energia e dei trasporti. Durante il suo intervento ha posto  la domanda centrale attorno a cui ruotano i temi degli incontri: “Dove si colloca l’industria dello yachting in questo momento?”.

Per rispondere a questo interrogativo, lo stesso Laurent Pelignon ha presentato i dati di Altrata, azienda che fornisce e analizza i trend provenienti dal mercato. Il primo riguarda il Nord America, che si conferma il primo consumatore al mondo nel campo degli yacht e dei superyacht. L’Italia si colloca invece in prima posizione per la produzione di yacht tra i 24 e i 60 metri e terza per quelli dai 60 ai 100 metri.

Il secondo trend rilevante riguarda il passaggio della ricchezza alle nuove generazioni. Questo porta a chiedersi quali sono le aspettative dei millennials e della generazione Z e dunque i possibili trend futuri dello yachting. Alcune novità sono già visibili, come la richiesta di accessibilità e di sostenibilità, ma anche modi diversi di condurre il business, basato sulla strategia e l’uso dei dati. Tutti questi temi sono stati al centro del programma della prima giornata, ricca di ospiti e occasioni di dibattito.

I temi della prima giornata

Dopo un primo momento dedicato al networking, i partecipanti hanno dovuto scegliere tra due diverse tracce tematiche da seguire. La prima era incentrata sulle forze e le debolezze nello sviluppo dell’industria nautica. Il primo panel legato a questo argomento ha approfondito questioni come la frammentazione e la specializzazione del mercato, nonché la sua evoluzione. A parlarne ospiti di rilievo quali Patrick Coote, di Marine Max e Severine Sciortino di Sanlorenzo Med.

La seconda traccia era invece dedicata alle opportunità e alle sfide del settore. In particolare, durante la prima conferenza della mattina, sono stati discussi i nuovi regolamenti, chiedendosi se questi siano d’aiuto o d’intralcio alla crescita dello yachting. Alla discussione, oltre a relatori esperti come Engel-Jan De Boer , ha partecipato anche il legale Stefano Comisi, collaboratore di Daily Nautica.

Nel pomeriggio si sono poi susseguiti altri incontri per ognuno dei due percorsi tematici. il primo è proseguito con un panel sulla valorizzazione degli yacht piuttosto che sul loro deprezzamento. A trattare l’argomento erano presenti Dan Lenard e Aren Van Elk di Fedship. Il tema della crescita del mercato è stato sviluppato anche discutendo il modello del dealership business, della sua rilevanza e convenienza. L’ultimo intervento si è invece incentrato sui vantaggi dell’acquisto ma anche del noleggio degli yacht.

La seconda traccia, infine, è continuata con un focus sulle soluzioni attuabili per l’obiettivo delle emissioni zero. Nel primo pomeriggio Nicola Pomi ha portato l’esperienza di Volvo Penta per discutere di tutte le modalità per affrontare le sfide ambientali con Giullame Perben di Composite Recycling e Werner Perl di Dynamic Nord. Tra i punti più importanti, Pomi ha sottolineato come la soluzione non sia legata solo all’elettrico, bensì alla modifica di tutta la catena produttiva, ma si è discusso anche dell’importanza dei materiali nella costruzione e della disponibilità ad accogliere sempre nuove tecnologie.

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