16 aprile 2019

Le acciughe liguri diventano opere d’arte con i Gyotaku

16 aprile 2019

Elena Di Capita, l'artista di Cavi di Lavagna capace di fondere l'arte giapponese con la tradizione ligure

Le acciughe liguri diventano opere d’arte con i Gyotaku

Elena Di Capita, l'artista di Cavi di Lavagna capace di fondere l'arte giapponese con la tradizione ligure

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Acciughe alla ligure, ripiene, fritte, alla marinara e da oggi…su carta giapponese. Non si tratta di una nuova ricetta bensì del Gyotaku, una tecnica artistica molto antica e praticamente sconosciuta in Italia.

Il Gyotaku (dal giapponese gyo “pesce” e taku “impronta di pietra”) consiste in una stampa naturale che imprime pesci e creature marine sulla carta. Questa tecnica nasce in Giappone nel 1800 grazie ai pescatori che, per “immortalare” le prede più grandi, le imprimevano sulla carta per registrare le loro imprese ed i loro bottini.

Questa forma di istantanea è diventata con il tempo une vera e propria tecnica artistica, conosciuta perlopiù nel Paese del Sol Levante, nelle Hawaii ed in California. Sono pochissimi, infatti, gli artisti europei che ne conoscono i segreti e sono in grado di metterla in pratica, ma noi possiamo vantarne una in Liguria!

Si chiama Elena Di Capita, ha 33 anni ed è nata e cresciuta a Cavi di Lavagna a stretto contatto con il mare. Dopo aver viaggiato e lavorato all’estero come restauratrice è tornata a vivere nel suo amato Tigullio ed oggi ha dato vita a questo progetto artistico intimamente connesso con il “mare di casa” e con i suoi pesci.

Elena realizza i Gyotaku utilizzando solamente pesci locali e, per essere precisi, solo il pescato del giorno: scorfani, seppie, polpi, gallinelle, pesci spada, granchi e soprattutto acciughe.

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