19 settembre 2016

Il Salone Nautico apre le porte: Liguria Nautica c’è

19 settembre 2016

Liguria Nautica ci sarà per raccontarvi con contenuti quotidiani quanto accade al Salone, con commenti dal pubblico, dagli espositori e reportage sulle prove in mare sul nostro portale e sui nostri canali social

Il Salone Nautico apre le porte: Liguria Nautica c’è

Liguria Nautica ci sarà per raccontarvi con contenuti quotidiani quanto accade al Salone, con commenti dal pubblico, dagli espositori e reportage sulle prove in mare sul nostro portale e sui nostri canali social

2 minuti di lettura

E Salone sia. Siamo giunti alla 56ma edizione e, piaccia o no, ad oggi il Salon Nautico di Genova è la vetrina più importante per la nautica italiana. Genova criticata, bistrattata, Genova che ha poco appeal rispetto a Cannes, Genova la brontolona, ma Genova è la nautica in Italia, almeno fino a quando qualcuno non riuscirà ad andare oltre gli annunci e dimostrare il contrario. Liguria Nautica ci sarà per raccontarvi con contenuti quotidiani quanto accade al Salone, con commenti dal pubblico, dagli espositori e reportage sulle prove in mare sul nostro portale e sui nostri canali social.

Si, è vero, anche questo non sarà un Salone come ai vecchi tempi. Ma questo è il Salone italiano, ed è l’unico che ha veramente un peso anche a livello internazionale. L’unico conosciuto all’estero, piaccia o meno.

Il dibattito se essere pro o contro Genova dal nostro punto di vista non ha nessuna rilevanza. Da operatori del settore l’unica cosa che ci interessa è che l’Italia abbia una vetrina per la sua nautica, il resto è noia.

A fronte di una crisi del mercato interno senza precedenti i problemi non sono quelli organizzativi di un Salone, ma strutturali dell’economia. Dire che il Salone di Genova si è ridotto solo per difficoltà organizzative è un’analisi superficiale e faziosa. Quando l’economia girava non esistevano problemi organizzativi che potessero fermare gli affari che si facevano in Fiera.

Certo occorre fare attenzione ed evitare scivoloni come quello del Salone di Venezia, anunciato in pompa magna e mai fatto. Ma quella è un’altra storia, e quella che invece raccontiamo oggi parla di Genova, del suo salone, della nautica e dell’industria del nostro paese.

Non sappiamo che Salone sarà, non ci accontentiamo di leggere le presenza dei cantieri, di vedere i numeri sugli espositori, vogliamo vedere le barche, vogliamo vedere il pubblico, sentire i pareri degli operatori e capire come si sta muovendo il mercato.

Vogliamo però prima augurare buon Salone a tutti: a chi lo organizza, a chi vi partecipa, a chi lo visita e a chi, come noi, ve lo racconterà.

Mauro Giuffrè

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1 commento

  1. Pio says:

    Non è vero che prima, quando l’economia girava, le difficoltà organizzative, venivano taciute.
    Parlo dello shopping che da sempre è stato considerato dagli organizzatori come un sur plus della fiera e bistrattato in tutte le maniere dato che avevavano una lista d’attesa di decine di espositori pronti a tutto pur di poter venire…
    Le proteste erano continue, nessuno le recepiva e tutto continuava come prima ma con qualche pezzo in meno. Dove per pezzi intendo persone esasperate. Parlo con amarezza nella speranza che valga la pena di tornare anche perchè il settore non è affatto morto anzi personalmente, senza partecipare a nessuna fiera, quest’anno abbiamo lavorato benissimo.