Venezia, contro le Grandi navi barche allegoriche e super manifesti
Un carnevale per dire no al gigantismo navale della laguna di Venezia
Un carnevale per dire no al gigantismo navale della laguna di Venezia
Un carnevale per protestare. Domenica 15 febbraio, Venezia, ha visto sfilare tra i suoi canali la parata di barche in maschera contro le Grandi Navi, organizzata dall’omonimo comitato e da Laguna bene comune.
Il problema del gigantismo navale, di cui la città è spesso vittima, sta molto a cuore sia agli abitanti sia all’amministrazione locale.
VeneziaNuova ha riportato la dichiarazione di Tommaso Cacciari, uno dei portavoce del No Grandi Navi: «Abbiamo organizzato questo corteo perché le sentenze del Tar riportano indietro nel tempo le lancette dell’orologio e a oggi siamo ancora al punto che chi vuole può entrare in laguna. Il tema comunque è anche il Mose, le grandi opere e la tutela della laguna.
Sono passati 7 mesi dall’inchiesta. Hanno tagliato la cupola, ma il sistema c’è ancora. Basti pensare che noi eravamo stati accusati di associazione a delinquere per aver occupato alcune case (poi assolti, ndr), mentre nel caso Mose non si parla mai di questo reato».
La sfilata di barche allegoriche è stata accompagnata da una mostra fotografica in giro per la città, tra Rialto, Strada Nuova, Accademia, Ospedale e Fondamenta della Misericordia. Gli autori, appartenenti al collettivo #Awakening, sono Marco Secchi, Claudia Manzo, Veronica Badolin, Luca Zanon, Federico Sutera e Guillelm Lopez.
Le immagini, tutte in bianco e nero, trattano argomenti di interesse comune, primo tra tutti il il tema delle grandi navi. Le fotografie, di grandi dimensioni, sono state appese alle impalcature dei cantieri cittadini proprio per non passare inosservate. Obiettivo raggiunto.
Fotografie: venezianuova
Argomenti: Daily Nautica, shipping, Venezia