Il comandante Bisconti a DN: “Nel mondo dei superyacht crescono le ‘quote rosa'”
Daily Nautica ha intervistato Marco Bisconti, dal 2019 al comando di Stella di Mare e recentemente confermato nel consiglio direttivo di Italian Yacht Masters
Daily Nautica ha intervistato Marco Bisconti, dal 2019 al comando di Stella di Mare e recentemente confermato nel consiglio direttivo di Italian Yacht Masters
A Bordighera, presso il Grand Hotel del Mare Resort, si è svolto nelle settimane scorse lo Sponsor Day, il tradizionale incontro annuale organizzato da Italian Yacht Masters, l’associazione che riunisce i comandanti di superyacht e, più in generale, la comunità marittima italiana. L’evento rappresenta per i professionisti del settore una preziosa occasione di confronto, formazione e networking, non solo tra comandanti, ma anche tra le aziende sponsor, favorendo il rafforzamento delle collaborazioni esistenti e la creazione di nuove opportunità.
Daily Nautica ne ha approfittato per intervistare il comandante Marco Bisconti, recentemente confermato nel consiglio direttivo di Italian Yacht Masters, che dal 2019 è alla conduzione di Stella di Mare, un superyacht di 40 metri costruito dal cantiere CBI Navi.
Durante lo Sponsor Day 2025 Italian Yacht Masters ha presentato il nuovo consiglio direttivo del quale lei fa parte. Cosa rappresenta per lei?
“Far parte di questo consiglio direttivo rappresenta per me una continua spinta a migliorarmi. Devo ringraziare tutti i soci che hanno creduto in me e credono ancora in quello che, di meglio, posso portare loro e all’associazione IYM”.
Cosa significa concretamente per un comandante essere membro di Italian Yacht Masters? L’associazione sta lavorando a nuovi progetti?
“Far parte di IYM significa avere la possibilità di crescere professionalmente e di potersi far conoscere nel mondo dei superyacht stringendo legami sia con altri comandanti sia con agenzie di settore che, nei momenti di necessità, sanno supportare il percorso di crescita individuale. Abbiamo diversi progetti in corso d’opera, tutti con il fine ultimo dell’associato. L’obiettivo è migliorare la preparazione tecnica, attraverso corsi specifici tenuti da professionisti del settore, organizzare meeting in collaborazione con i cantieri e con le agenzie di management creando così un valore aggiunto per i soci”.
Come si è avvicinato al mondo del mare? Era una passione che nutriva fin da bambino?
“Esattamente. Fin da bambino ho sviluppato una grande passione per il mare. Ancora studente ho iniziato a lavorare durante le prime stagioni estive e da allora non ho mai smesso di seguire questa carriera. Dal 2001 ho assunto il ruolo di comandante, iniziando su unità più piccole fino ad arrivare, nel 2019, a bordo di Stella di Mare”.
Negli ultimi anni abbiamo visto un crescente numero di donne entrare in questo settore, ambito tradizionalmente a bassa rappresentanza femminile. È una tendenza che conferma? Quali ostacoli bisogna ancora superare per favorire una maggiore inclusione?
“Si, vi confermo che la tendenza delle ‘quote rose’ è in crescita, anche se stiamo parlando sempre di numeri piccolissimi rispetto agli uomini. Conosco personalmente comandanti donna che fanno un lavoro eccelso, però credo anche che ci vorrà ancora del tempo per far si che il settore prenda fiducia in tal senso”.
Come si vede tra 10 anni?
Non so esattamente dove sarò tra dieci anni. Sicuramente con lo stesso armatore. Mi auguro di aver superato molte sfide professionali, acquisendo competenze e di aver apportato un contributo importante alla crescita personale mia e del mio equipaggio.
Argomenti: superyacht