Mask Architects apre una base a Houston – L’intervista di DN ai cofondatori
MASK Architects non progetta solo yacht ma anche navi da crociera, resort ed edifici in cui scienza, architettura, tecnologia e ambiente si fondono, diventando adattabili ai cambiamenti climatici
MASK Architects non progetta solo yacht ma anche navi da crociera, resort ed edifici in cui scienza, architettura, tecnologia e ambiente si fondono, diventando adattabili ai cambiamenti climatici
MASK Architects apre una base a Houston, in Texas, insieme a Nancy Villatoro, fondatrice di YZ Builders LLC, e con loro sbarcano in USA anche yachting e crocieristica. Una scelta visionaria di uno studio visionario. Abbiamo intervistato Öznur Pınar Çer e Danilo Petta, cofondatori di MASK Architects. Prima di dare la parola a Çer e Petta, che per loro scelta risponderanno all’univoco, una premessa doverosa: MASK Architects ha utilizzato l’intelligenza artificiale per progettare ONYX H2-BO 85, il primo superyacht al mondo di 85 metri che funzionerà con idrogeno prodotto a bordo sfruttando l’acqua del mare per l’elettrolisi.
Il brand, fondato nel 2014 in Turchia dall’architetto Çer, in Italia è diventato uno studio attivo dal 2020, cofondato da Çer, architetto capo di 37 anni, e da Petta, designer e progettista architettonico italiano di 44 anni, responsabile del design e capo progettista. Çer non progetta solo yacht ma anche navi da crociera, resort ed edifici in cui scienza, architettura, tecnologia e ambiente si fondono, diventando adattabili ai cambiamenti climatici. Del team fanno parte giovani architetti e designer italiani, turchi, nigeriani, israeliani e tedeschi, coordinati da Öznur e Danilo nell’arte di offrire servizi di progettazione che spaziano dalla micromeccanica alle grandi opere.
Lo yacht ONYX H2-BO 85 dispone di quattro bracci retrattili dotati di turbine, dai quali inizia il processo di elettrolisi utilizzando acqua di mare desalinizzata. L’idrogeno prodotto può essere immagazzinato in sicurezza a bordo come riserva di energia accessibile navigando a bassa velocità o all’ancora. MASK Architects ha ottenuto il premio “Europe 40 Under 40”, conferito dall’European Center for Next New Talented Generation, per il 2020-2021 e il 2023-2024, ed è registrato al Royal Institute of British Architects (RIBA) e alla World Design Organization (WDO).
Avete detto che Houston sarà una pietra miliare nella vostra missione di fornire architettura visionaria e design trasformativi su scala globale, un hub che permetterà di contattare clienti di tutto il Paese e promuovere collaborazioni significative in uno dei mercati più dinamici al mondo. Quale è stata la leva principale di questa vostra scelta?
Sostanzialmente il mercato americano è una scelta strategica orientata ad attrarre velocemente finanziatori sul lusso prefabbricato, una tecnica ben nota al popolo statunitense. Scelta che è stata richiesta da un gruppo già attivo in Texas nel campo delle costruzioni.
Voi progettate navi da crociera, resort ed edifici. Come si inseriscono lo yachting e la nautica da diporto in tutto questo?
Le navi e gli yacht sono beni di lusso e noi abbiamo una grande esperienza nell’orologeria di precisione, per cui possiamo dire che, se pur con una scala di progettazione diversa, anche navi e yacht sono da considerarsi gioielli. L’approccio alla loro progettazione non cambia rispetto a quella di un orologio di lusso. Certo, ci sono molte competenze che intervengono ma il design è design su tutti gli oggetti e beni progettabili da architetti e designer.
In ogni vostro progetto scienza, architettura, tecnologia e ambiente si fondono e diventano adattabili ai cambiamenti climatici. In che modo si traduce in questi due settori?
Per prima cosa lavoriamo sui libri, studiamo, ci documentiamo sui problemi del mondo e della gente. Poi, una volta individuati i più inerenti a ciò su cui dobbiamo lavorare, prendiamo le matite e cerchiamo di risolverli con gli strumenti della progettazione e della tecnologia, supportati dall’aiuto di specifici consulenti in base al tema progettuale.
ONYX H2-BO 85 sembra un ottimo esempio di micro e macromeccanica, di architettura e tecnologia, o sbaglio?
Il progetto H2-BO è un vero concentrato di una serie di materie, dalla fisica all’ingegneria navale, fino al design e all’idrodinamica. Per gestirne lo sviluppo si è reso necessario fondare una seconda società di gestione, la AQH Srl, che ha come soci due ingegneri aerospaziali. Per ora non possiamo dire di più ma tra poco tempo saremo pronti per presentare il sistema in modo più comprensibile e chiaro.
Per progettare ONYX H2-BO 85 che strumenti di intelligenza artificiale avete utilizzato?
Nello specifico due software, di cui al momento non possiamo divulgare il nome poiché sono in versione beta e non ci appartengono. Uno è per il calcolo delle correnti marine, che prevede gli spostamenti dei flussi, con proiezioni in base al luogo di stazionamento, superiori a settimane. L’altro, il Kreo, ci ha permesso di integrare l’estetica di alcuni apparati al design dello yacht.
L’intelligenza artificiale ricorre in tutti i campi dei vostri progetti o in qualcuno più di altri?
In questo momento crediamo ci aiuti molto il software di scrittura per le relazioni progettuali. Abbiamo un assistente virtuale perfetto che scrive e traduce in tutte le lingue, conosce tutte le discipline ed è gratis. What else?
In pochi anni avete collezionato prestigiosi premi internazionali di ogni tipo. Qual è il progetto da cui vi sentite maggiormente rappresentati e che avete più a cuore?
Quello che ancora dobbiamo progettare. The best is yet to come.
Donatella Zucca