Ecco “Attila”, il più grande superyacht costruito da Sanlorenzo: 64 metri per la nuova ammiraglia
Un superyacht di 64 metri di lunghezza ricco di soluzioni brillanti e coraggiose pensate per offrire un impareggiabile livello qualitativo di vita sociale a bordo
Un superyacht di 64 metri di lunghezza ricco di soluzioni brillanti e coraggiose pensate per offrire un impareggiabile livello qualitativo di vita sociale a bordo
Il cantiere Sanlorenzo supera sé stesso e presenta un nuovo superyacht di 64 metri di lunghezza in acciaio e alluminio, ricco di soluzioni brillanti pensate per offrire un impareggiabile livello qualitativo di vita sociale a bordo, come la possibilità di accendere un fuoco nel barbecue (l’armatore argentino non ha potuto farne a meno) e una cantina climatizzata in grado di accogliere fino a 500 bottiglie. Il Beach Club di poppa, invece, si raggiunge con due scalinate scenografiche.
Con 1.600 tonnellate lorde, cinque ponti e una larghezza complessiva di 13,10 metri, 64Steel Attila è il più grande yacht finora realizzato da Sanlorenzo, in grado di navigare ad una velocità massima di 17 nodi. Una proposta innovativa, esempio della maestria di Sanlorenzo nel creare imbarcazioni completamente sartoriali, capaci di tradurre le esigenze dell’armatore in un progetto di interior unico, anche su yacht di grandi dimensioni, per garantire la più alta qualità di vita a bordo.
Grazie ad un layout e strutture comunemente presenti su yacht di maggiori dimensioni, il 64Steel Attila presenta soluzioni inedite, pensate per rendere massima la vivibilità a bordo, coniugate ad eleganti linee esterne curate da Officina Italiana Design.
L’aspetto più importante che ha connotato la definizione e il concept dello yacht è stata la volontà di creare una continuità tra il Main Deck a poppa, dove si trovano l’area piscina e pranzo, e il Beach Club sul Lower Deck, attraverso una doppia scalinata. Questa caratteristica consente così di vivere entrambe le aree, attorno alle quali ruota la vita sociale a bordo. Con lo specchio di poppa e le piattaforme laterali aperte, il Beach Club, che ospita inoltre sauna, hammam, sala massaggi e palestra au fil de l’eau, copre un’area di ben 78 metri quadrati.
VOLUMI SUPERIORI ALLA MEDIA
Ammiraglia della linea di superyacht “Steel” di Sanlorenzo con scafi in metallo, il 64Steel presenta diverse caratteristiche stilistiche che contraddistinguono il progetto rispetto ad altre barche della stessa dimensione, come la scelta di riservare un intero ponte all’armatore, l’Owner Deck, che ospita la sua camera da letto, al cui esterno si apre una grande vasca idromassaggio.
A mezza nave è possibile imbarcare due tender giganti, di oltre 10 metri, che possono essere anche limousine tender, poiché i garage offrono l’altezza necessaria, come negli yacht di oltre 80 metri, mentre la sala macchine è a doppio livello.
Anche il baglio complessivo di 13,10 metri è tipico di yacht ben più grandi, e lo si trova su imbarcazioni di oltre 70 metri. A prua, inoltre, troviamo l’helipad per touch and go, che quando non è in uso diventa uno straordinario solarium. La piattaforma è progettata per essere estesa da 64 a 70 metri, per soddisfare differenti richieste.
SI PUO’ ACCENDERE IL FUOCO A BORDO
Una vera e propria sfida per il team di produzione è stata la realizzazione di un enorme barbecue nella zona pranzo del ponte principale. E’ stata una richiesta particolare legata alla nazionalità dell’armatore, un industriale argentino già cliente di Sanlorenzo con il 46Steel Achille consegnato nel 2012. La predisposizione di un fuoco aperto in uno spazio chiuso ha infatti richiesto l’utilizzo di acciaio inossidabile ignifugo A60 e l’installazione di un avanzato sistema di estrazione dei fumi.
GLI INTERNI
Gli interni di 64Steel Attila sono stati arredati e decorati da Francesco Paszkowski e Margherita Casprini, che hanno lavorato a stretto contatto con il cantiere, ma soprattutto con l’armatore, per definire uno spazio che rispecchiasse le sue necessità, caratterizzato da elementi naturali come il teak.
Le paratie realizzate in vetro e tessuto donano una tridimensionalità straordinaria agli ambienti, mentre nelle lobby l’onice retroilluminato contribuisce a creare un’atmosfera più calda e avvolgente. Altro filo conduttore è l’acciaio che percorre tutta la barca come elemento di connessione tra i vari materiali, contribuendo ad un’armonica relazione tra i colori dominanti del bianco, del grigio e del marrone.
Per la realizzazione dell’arredo, oltre ai pezzi disegnati su misura, è stata fondamentale la collaborazione con alcune delle aziende più rappresentative del design italiano e internazionale come Summit, De Sede, Flexform e Catellani & Smith, per citarne alcune. L’equipaggio, alloggiato nel Lower Deck, dispone di percorsi riservati e indipendenti con due scale di servizio ed un ascensore di servizio per il trasferimento rapido di merci fredde e secche nei vani di stoccaggio.
Sotto al Lower Deck si trova ancora il Tank Deck, dotato anche di una cella frigorifera, una stanza per i rifiuti refrigerata, una sala multimediale per l’equipaggio, una lavanderia capiente e una “cantina del vino” climatizzata con una capienza fino a 500 bottiglie. Le quattro cabine ospiti e la suite VIP a tutto baglio si trovano, invece, sul Main Deck.
SCHEDA TECNICA
SANLORENZO 64STEEL ATTILA
Ingegneria navale: Sanlorenzo
Styling esterno: Officina Italiana Design / Ufficio Stile Sanlorenzo
Interior design: Francesco Paszkowski Design
Materiali di costruzione: scafo in acciaio sovrastruttura in alluminio
Costruzione: Sanlorenzo Divisione Superyacht
Lunghezza f.t.: 64,25 m
Larghezza complessiva: 13,10 m
Numero di ponti: 6
Stazza lorda: 1600 GRT
Motorizzazione: Caterpillar 3516C
Potenza: 2 x 2.375 CV
Velocità massima: 17 nodi
Generatori: Caterpillar C9.1
Potenza: 2 x 200 kW +1 x 250 kW
Classe: X A1 Commercial Yachting Service X AMS
Giuseppe Orrù
Argomenti: Cantieri Sanlorenzo, Daily Nautica, superyacht
Poco potente, meglio se motorizzato con 2 x 3750HP motori MTU,piu resistenti e performanti dei caterpillar, a volte un poco fumosi.
Osservando Attila , bellissima imbarcazione con un nome molto impegnativo , non si può non pensare a
Giovanni Jannetti che dal 1972 al 2005 ha diretto la SanLorenzo ,ponendo le basi per l’attuale splendido risultato
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