Prove in mare per il megayacht Bleu de Nimes dopo il maxi refit a Genova
Abbiamo incontrato all’imboccatura del porto di Genova il Bleu de Nimes, un megayacht che nel 2016 è stato tagliato e allungato e che ora si trova alle Riparazioni Navali per un importante lavoro di refit che gli ha donato una nuova bellezza
Abbiamo incontrato all’imboccatura del porto di Genova il Bleu de Nimes, un megayacht che nel 2016 è stato tagliato e allungato e che ora si trova alle Riparazioni Navali per un importante lavoro di refit che gli ha donato una nuova bellezza
Da mesi è ormeggiato alle Riparazioni Navali del porto di Genova, dove ha subito un imponente refit che gli ha donato una nuova bellezza. Ora il megayacht Bleu de Nimes è pronto a riprendere il mare, dopo aver messo a punto gli ultimi dettagli.
Lo abbiamo incontrato all’imboccatura del porto di Genova mentre rientrava da una prova in mare, dopo che per settimane e settimane è rimasto ormeggiato a Calata Gadda, dove sono stati completati gli allestimenti interni, con un gran via vai di arredi, suppellettili e forniture recapitate in banchina, pronte per essere posizionate a bordo.
Nel video si nota il momento in cui la pilotina si allontana dal megayacht dopo che il pilota del porto si è imbarcato a bordo del Bleu de Nimes per assistere il comandante nella manovra. Il Bleu de Nimes è un megayacht da esplorazione, lungo 58 metri, perfetto per lunghissimi viaggi, per affrontare gli oceani o, perché no, per girare il mondo.
Non è un megayacht recente, anche se è stato completamente rivisto nel 2008. La sua costruzione risale infatti al 1980, ad opera dei cantieri Clelands England, che, prima di chiudere nel 1984, erano uno dei cantieri storici in Inghilterra, essendo stati fondati nel 1866. Il design navale del megayacht Bleu de Nimes è stato curato da Penta NED, mentre per gli interni la firma è quella italiana di Pier Vittorio Cerrutti.
Nel 2016 lo yacht è stato tirato a secco in un cantiere navale di Genova, per essere tagliato in due, per apportare alcune modifiche strutturali allo scafo, con un allungamento delle linee d’acqua, come testimoniano le foto nella seconda parte della fotogallery in fondo a questo articolo. Ora staziona nuovamente a Genova, dove nei mesi scorsi abbiamo notato dei lavori all’interno.
Dopo le modifiche, progettate a partire dal 2014 dallo Studio d’Ingegneria Navale Mario Nattero di Genova, il Bleu De Nimes può ospitare fino a 28 persone in 13 cabine, tra cui una master suite, oltre a 20 membri dell’equipaggio. All’interno troviamo arredi sontuosi, che creano un’atmosfera elegante e confortevole. Dispone di un eliporto e di importanti dotazioni ricreative e di intrattenimento, ideali per socializzare e intrattenersi con la famiglia e gli amici: biblioteca, cinema e palestra.
Scafo e sovrastruttura sono in acciaio. Con una velocità di crociera di 12 nodi, una velocità massima di 16 nodi, ha un’autonomia di 12 mila miglia nautiche, grazie ai suoi serbatoi di carburante da 45 mila litri.
SCHEDA TECNICA – BLEU DE NIMES
Cantiere di costruzione: Clelands England
Anno di varo: 1980
Cantiere prima trasformazione 2001-2002 da nave militare a pleasure yacht: TUZLA (Turkey)
Progetto prima trasformazione 2001-2002: Penta NED
Bandiera: Cayman Island
Registro Navale: Loyd’s Register
Interni prima trasformazione: Arch. Pier Vittorio Cerruti
Progetto di trasformazione 2016-2020 da commercial yacht a passenger yacht: Studio d’ Ingegneria navale Ing. Mario Nattero
Interni: Arch. Pier Vittorio Cerrutti
Bandiera: Cook Islands
Registro Navale: ABS
Lunghezza prima della trasformazione: 58,70 mt
Lunghezza post trasformazione: 72,10 mt.
Larghezza: 11,40 mt
Immersione prima della trasformazione: 4,20 mt
Immersione post trasformazione: 3,70 mt
Cabine prima della trasformazione: 9
Cabine post trasformazione: 12 + Owner suite
Ospiti prima della trasformazione: 12
Ospiti post trasformazione: 28
Equipaggio: 21
Staff: 6
Equipaggio (max) prima della trasformazione: 20
Motori 2 x Cummins KTA 50 M2 – 2 x 1680 hp
Max speed: 16 kn.
Foto e video di proprietà di Liguria Nautica riproducibili previa citazione della fonte con link attivo
Giuseppe Orrù
Argomenti: Charter, Daily Nautica, Genova, superyacht