19 aprile 2022

Sanlorenzo e Venezia: un legame d’acqua e d’arte

19 aprile 2022

Il cantiere in occasione della Biennale d'Arte racconta un modo diverso di vivere il mare attraverso l’architettura e la fotografia

Il cantiere in occasione della Biennale d'Arte racconta un modo diverso di vivere il mare attraverso l’architettura e la fotografia

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Sanlorenzo con l’arte contemporanea nelle sue diverse espressioni ha un legame costante nel tempo che questa volta approda a Venezia, città d’acqua e di naviganti, che da qualche anno vanta anche un Salone Nautico. Il cantiere è infatti main sponsor del Padiglione Italia alla Biennale d’Arte 2022  e promotore di un’installazione e di una mostra fotografica, entrambe ispirate dal mondo dell’architettura e del design.

La prima è “Arena” di Piero Lissoni, nel giardino di ACP – Palazzo Franchetti: una pedana metallica pensata come una sorta di cannocchiale puntato sul Canal Grande, che, grazie alla pavimentazione su più livelli, può essere vissuta come un luogo conviviale, in relazione con l’acqua e il contesto.

Un luogo di incontri e di nuove prospettive – spiega lo stesso Lissoni, architetto, designer e art director di Sanlorenzoaffacciato sul Canal Grande: una sorta di anfiteatro che dialoga con il giardino, con il palazzo e con tutto quello che passerà di lì, una scultura di metallo capace di rivelare ciò che c’è intorno”. L’idea alla base è infatti quella di offrire un nuovo punto di osservazione sulla laguna ai visitatori della Biennale, pronto a trasformarsi appunto in arena per incontri con protagonisti nel mondo della cultura, dell’arte e del design.

Il secondo appuntamento è invece alla rinomata Casa dei Tre Oci, con la mostra “A Point of View” di un collega di Lissoni, l’architetto e designer John Pawson. Si tratta di un’esposizione fotografica incentrata su luoghi domestici apparentemente opposti, come le sue stesse case e gli interni di un superyacht di Sanlorenzo, raccontati anche attraverso disegni e schizzi di progetto.

Una ricerca sull’architettura e sugli elementi che la compongono che poggia sul mix perfetto di spazio, proporzione, luce e materiali e sulla ricerca dell’essenziale, eliminando tutto ciò che è superfluo. Con l’aggiunta in tal caso dello spostamento. “Fin dall’inizio il mio lavoro si è concentrato sulla creazione di luoghi in cui lo sguardo è libero di viaggiare – sottolinea Pawson – ed è questa libertà di movimento che rappresenta il cuore della mostra che ho realizzato con Sanlorenzo”.

In tutti i soggetti – la sua casa londinese, la casa di campagna nell’Oxfordshire e lo yacht –  la presenza umana è solo intuibile, lasciando percepire al visitatore la purezza del costruito e la serenità trasmessa dallo spazio vuoto, dagli elementi naturali e dall’equilibrio progettuale.

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