Speciale manutenzione: il rimessaggio del fuoribordo in otto mosse
In questa prima uscita dedicata alla manutenzione abbiamo deciso di occuparci del rimessaggio del fuoribordo, in collaborazione con un partner d'eccezione: Suzuki Marine che con i consigli di Marco Massola, responsabile tecnico Suzuki divisione Marine, ci guida passo per passo
In questa prima uscita dedicata alla manutenzione abbiamo deciso di occuparci del rimessaggio del fuoribordo, in collaborazione con un partner d'eccezione: Suzuki Marine che con i consigli di Marco Massola, responsabile tecnico Suzuki divisione Marine, ci guida passo per passo
L’arrivo della primavera coincide con l’inizio dei lavori di manutenzione per barca e motori in vista dell’ormai prossima bella stagione. Cosa c’è di meglio che provare a fare da se i piccoli lavori di rimessaggio sulla propria barca e sul proprio fuoribordo? Per farlo con cognizione di causa servono però i consigli degli esperti. In questa prima uscita dedicata alla manutenzione abbiamo deciso di occuparci del rimessaggio del fuoribordo, in collaborazione con un partner d’eccezione: Suzuki Marine, azienda leader nel settore dei fuoribordo. A indicarci la strada giusta da seguire è Marco Massola, responsabile tecnico Suzuki divisione Marine, che con i sui consigli ci guida nel corretto svolgimento del rimessaggio con tutti i trucchi del mestiere.
Lunga vita al motore con un buon rimessaggio
L’effettuazione delle corrette operazioni previste per il rimessaggio è fondamentale per garantire una lunga vita al motore e per mantenerlo nelle migliori condizioni durante la sosta invernale.
Parlando di rimessaggio è innanzitutto importante definire quando effettuare le varie operazioni consigliate, infatti alcune di esse dovrebbero essere effettuate in occasione del rimessaggio, mentre per altre è preferibile operare poco prima della successiva rimessa in acqua.
Iniziamo quindi col definire quali sono le operazioni da effettuare a fine stagione, preparando il nostro motore per la pausa invernale:
1- Lavaggio completo del fuoribordo: va effettuato rimuovendo gli eventuali veli di alghe depositate sulle parti immerse e sulle prese dell’acqua per il raffreddamento del motore e le incrostazioni di salino presenti sulle parti esterne. Tutto ciò ponendo particolare attenzione agli eventuali danni provocati dalle correnti galvaniche, quali butterature delle superfici e/o micro rigonfiamenti della vernice, che nel caso andrebbero sistemate con interventi mirati.
2- Lavaggio dei condotti di raffreddamento motore tramite acqua dolce: questa operazione, sicuramente indispensabile per ripulire dalle scorie saline i condotti interni al motore prima del suo stoccaggio (ricordo il potere aggressivo del sale nei confronti dell’alluminio), dovrebbe divenire una prassi ordinaria anche nei periodi di costante utilizzo del motore, dedicando a questa operazione alcuni minuti dopo ogni utilizzo, soprattutto se si prevedono soste prolungate tra un utilizzo e il successivo (ed esempio in caso di uscite in mare limitate ai weekend).
Questa operazione andrebbe effettuata collegando la manichetta dell’acqua dolce al motore mentre esso è ancora caldo, in modo da impedire il deposito e la cristallizzazione del calcare e del sale all’interno del circuito di raffreddamento. Ricordiamo peraltro che questa operazione deve essere sempre effettuata a motore spento, in quanto l’acqua immessa tramite il circuito di lavaggio raggiunge unicamente il circuito del gruppo termico, per cui la pompa dell’acqua rimarrebbe a secco, danneggiandosi col motore acceso.
3- Ingrassaggio delle parti in movimento: una volta pulito il nostro fuoribordo dovrà essere ingrassato in alcuni punti specifici, quali il fulcro del cavalletto, sugli snodi dello sterzo, leveraggi di manetta e cambio, ecc..
4- Ricarica della batteria: questa operazione è molto importante per preservare le condizioni del nostro accumulatore, infatti una batteria stoccata completamente carica evita la solfatazione degli elementi, superando senza danni la pausa invernale. Specifichiamo che la ricarica dovrebbe essere effettuata tramite carica lenta con apposito carica batterie, solo così infatti essa si ricaricherebbe completamente (la ricarica fornita dal motore carica solo parzialmente la batteria). Ad ricarica conclusa la batteria dovrà essere isolata dal resto del circuito tramite stacca batterie, se disponibile, altrimenti tramite disconnessione di almeno uno dei poli collegati all’impianto di bordo.
5- Da non dimenticare i componenti esterni che completano il nostro motore, quali la timoneria idraulica, che va ispezionata e manutenuta se necessario, i filtri carburante, che vanno ispezionati, la strumentazione di bordo, la manetta e le pulsantiere, che vanno pulite dal salino e controllate a livello delle connessioni elettriche.
Alla fine del periodo di rimessaggio il motore dovrà essere preparato per la nuova stagione, effettuando quindi le rimanenti operazioni:
6- Verifica e/o sostituzione degli anodi consumati: questa operazione potrà essere effettuata indifferentemente all’inizio o alla fine del rimessaggio in quanto le correnti galvaniche non saranno attive mentre il motore è all’asciutto.
E’ importante che la sostituzione degli anodi avvenga quando questi risultino molto corrosi, evitando però di arrivare alla fine del materiale sacrificale, in quanto se questo succedesse le correnti inizierebbero ad intaccare l’alluminio del nostro motore! Ricordiamo che un anodo deve corrodersi, è lì per quello. Un anodo che non presenta segni di corrosione galvanica non è un buon anodo, ma un anodo inutile. Di fatto non esiste una tabella ufficiale che programmi per noi la sostituzione degli anodi sacrificali, in quanto l’entità delle correnti galvaniche può variare tantissimo da una località all’altra, per chimica dell’acqua, catenarie nei punti di attracco, ecc… Durante la sostituzione ripulire sempre i punti di contatto tra l’anodo e il sottostante componente di alluminio, senza dimenticare che esistono anche gli anodi in punti chiave del motore, solitamente nei pressi delle testate, non dimenticarsi di essi! In ultimo, ma non per importanza, gli anodi non vanno verniciati, ingrassati o ricoperti con alcuna sostanza che possa impedir loro di proteggere il nostro fuoribordo!
7- La sostituzione dell’olio piede non deve necessariamente essere effettuata in occasione dei rimessaggi. Esso va sostituito seguendo le direttive e le tempistiche indica dalla Casa tramite la tabella di manutenzione programmata. Va però verificato il livello dell’olio prima della nuova stagione.
8- Verifica e/o sostituzione della girante o del kit pompa acqua: questa operazione deve essere effettuata alla fine del rimessaggio, per evitare che la girante nuova si deformi o si incolli alla pompa durante il periodo di inutilizzo.
Il consumo della girante è ben visibile osservando le cuspidi delle pale, le quali si consumano durante la rotazione. Una girante in buone condizioni, dovrebbe inoltre riprendere quasi completamente la formo originale una volta rimossa dalla sua sede, mentre una vecchia rimarrebbe con le pale torte e non pomperebbe più l’acqua con la dovuta efficienza. E’ da tenere presente, che in caso di utilizzo del motore in acque limacciose o particolarmente torbide, l’azione abrasiva provocata dalle particelle in sospensione causerebbe un eccessiva rigatura del corpo pompa, che andrebbe comunque sempre ispezionato e cambiato se necessario. Un buon indicatore della bontà della pompa acqua è il getto spia che fuoriesce dal nostro fuoribordo durante l’utilizzo. Un getto poco consistente o quasi assente col motore al minimo è un chiaro sintomo di cattivo pompaggio da parte della pompa acqua. Sarebbe bene controllare tale getto di tanto in tanto durante l’uso del motore. In ogni caso, visto il basso costo di della girante o del kit pompa acqua, ne consigliamo la sostituzione prima di ogni nuova stagione.
Argomenti: barche a motore, Manutenzione barca, suzuki
Buongiorno, ieri ho sostituito la girante del mio Thoatsu M25D e mentre ero a letto mi è venuto un dubbio.
Guardando la girante ho notato che da un lato la boccola è rivestita dalla gomma mentre nell’altro lato no (lo spessore della boccola è ben visibile).
Il mio dubbio è: c’è un verso da rispettare (ovviamente oltre l’orientamento delle pale)? es la parte della boccola ricoperta in gomma va rivolta verso l’alto oppure questo orientamento non influisce nel normale funzionamento?
Grazie
Luca