Volvo Ocean Race: dopo la battaglia nella Table Bay Alvimedica in testa. FOTO
Nuvole basse, di vento, coprono le vette della Table Mountain, la superficie dell'acqua fuma per le raffiche che repentine passano dai 5 agli oltre 35 nodi; 7 barche tutte perfettamente uguali, si sfidano a colpi di velocità bruta in un percorso costiero prima di prendere la via del Southern Ocean e poi risalire verso Abu Dhabi
Nuvole basse, di vento, coprono le vette della Table Mountain, la superficie dell'acqua fuma per le raffiche che repentine passano dai 5 agli oltre 35 nodi; 7 barche tutte perfettamente uguali, si sfidano a colpi di velocità bruta in un percorso costiero prima di prendere la via del Southern Ocean e poi risalire verso Abu Dhabi
Lo spettacolo visto ieri nella Table Bay di Cape Town è da solo lo spot migliore di questa Volvo Ocean Race 2014-2015. Nuvole basse, di vento, coprono le vette della Table Mountain, la superficie dell’acqua fuma per le raffiche che repentine passano dai 5 agli oltre 35 nodi; 7 barche tutte perfettamente uguali, si sfidano a colpi di velocità bruta in un percorso costiero prima di prendere la via del Southern Ocean e poi risalire verso Abu Dhabi, per una tappa che si annuncia metereologicamente e tatticamente complessa.
Una partenza di seconda tappa spettacolare, molto fisica per gli equipaggi che fin dalle prime battute hanno dovuto depotenziare quelle macchine da guerra che sono i nuovi VO65, per evitare rotture nelle fasi iniziali di una tappa lunga 6125 miglia. Tutti tirano il freno, una mano di terzaroli alla randa e J2 o J3 a prua, bisogna risparmiare il mezzo per quando ci sarà da schiacciare l’acceleratore come se non ci fosse un domani, quando i sette equipaggi ai primi forti venti portanti viaggeranno sempre sopra i 25 nodi di media. Gli spagnoli, con componente francese, di Mapfre hanno provato da subito a condurre, per riscattare il magro risultato nella leg1, ma con le barche tutte uguali la minima sbavatura nella conduzione e nelle traiettorie viene punita e così la prima barca a doppiare la latitudine di Buona Speranza è quella del giovane equipaggio di Team Alvimedia, dove è imbarcato l’italiano Alberto Bolzan.
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Bene anche le ragazze di Team SCA, apparse piuttosto decise sulle scelte tattiche fin da subito, molto veloci e competitive. Mentre scriviamo, alle spalle di Alvimedica si piazza Mapfre, seguono Dongfeng, Abu Dhabi, SCA, Brunel e Vestas. Tutti gli equipaggi sono racchiusi in appena 5.9 miglia.
Argomenti: Daily Nautica, ocean-race, vela