Wide Space, il primo superyacht dislocante di Italian Vessels
In costruzione la versione superyacht del dislocante disegnato da Tommaso Spadolini su linee di carena di Umberto Tagliavini
In costruzione la versione superyacht del dislocante disegnato da Tommaso Spadolini su linee di carena di Umberto Tagliavini
Versione superyacht del nuovo progetto di dislocante di 28,5 metri commissionato da Italian Vessels al designer Tommaso Spadolini, Wide Space è stato pensato per capacità marine e comfort ulteriori rispetto a quelli dei suoi simili di vetroresina. Un secondo modello, denominato Enjoy, sarà invece ispirato alle imparcazioni explorer.
Progetto di acciaio e alluminio che presenta al mondo il cantiere navale Italian Vessels, nato dall’acquisizione da parte della famiglia Parigi degli storici Cantieri Navali di Termoli e dalla loro successiva riqualificazione impiantistica, produttiva e progettuale, questo motoryacht si basa su una linea di carena a firma di Umberto Tagliavini.
“Conosco da molti anni Mario Parigi, ceo e fondatore di Italian Vessels – spiega il progettista Tommaso Spadolini– e mi ha fatto molto piacere quando, insieme ai suoi due figli, mi ha chiesto di disegnare questo nuovo progetto. L’obiettivo era quello di ridare slancio ad una realtà attiva nel mondo della cantieristica e della manutenzione da oltre vent’anni, con all’attivo più di 200 imbarcazioni, dai rimorchiatori ai trawler, fino ai superyacht“.
Entrambe le soluzioni prevedono quattro cabine con bagno nel ponte inferiore e suite armatoriale con cabina armadio e salottino sul ponte principale, a poppa. Ma la versione explorer ha la sovrastruttura spostata verso prua, in modo da lasciare più spazio a poppa per un eventuale tender o altri piccoli mezzi di spostamento e intrattenimento.
Wide Space si distingue invece per un profilo tipico da superyacht, con upper deck poppiero più lungo. Oltre al salone principale, il bridge deck ospita una ampia sky lounge alle spalle della timoneria. La cucina invece è posizionata sul ponte principale, con accesso diretto alla zona destinata all’equipaggio: due cabine (di cui una per il comandante) a prua del ponte inferiore. Una terza eventuale cabina per lo staff può invece essere ricavata dall’area comune dei marinai.
Inoltre, al posto del tradizionale garage per un tender, a poppa è stato realizzato uno spazio di stivaggio per equipaggiamenti vari. La barca di sostegno può essere alloggiata su una piattaforma idraulica, che si alza e si abbassa per semplificare le operazioni sia di alaggio che di varo. Un ulteriore MOB tender o un jet ski può eventualmente essere parcheggiato a prua, oltre l’area dedicata alle sedute per gli ospiti. Gli interni si distinguono per un design equilibrato, di segno minimalista e sono declinati nelle tinte calde e luminose del legno, delle pelli, dei tessuti naturali.
Attualmente in costruzione, Wide Space è dotato di wing station per una visibilità ottimale durante le manovre e di motorizzazione MAN da 560 cavalli, per raggiungere una velocità massima di 13 nodi (10 nodi in crociera). E ha una autonomia di oltre 3 mila miglia nautiche a velocità standard.
Argomenti: Daily Nautica, superyacht
Bon Giorno
Mi piace questo projecto.
Saluti
H.-W. St.