Crescita a due cifre dell’industria nautica italiana nel 2022
Nel corso del 2022 è stato riscontrato un riallineamento dell'oscillazione dei prezzi delle forniture e una riduzione delle relative tempistiche di consegna
Nel corso del 2022 è stato riscontrato un riallineamento dell'oscillazione dei prezzi delle forniture e una riduzione delle relative tempistiche di consegna
Il 2022 chiuderà ancora una volta con un incremento a doppia cifra, dopo l’eccezionale risultato del 2021. È quanto confermato dai dati presentati dal direttore dell’Ufficio studi di Confindustria Nautica, Stefano Pagani, in occasione della tavola rotonda “Valore Nautica, Patrimonio Paese: l’industria nautica si confronta con la politica e le istituzioni“, organizzata nell’ambito dell’Assemblea Generale dei Soci di Confindustria Nautica.
Nello specifico, il segmento dei superyacht ha confermato un portafoglio ordini già acquisito da due a quattro anni in base alla tipologia di prodotto e al cantiere. Nella fascia medio alta della vela e del motore la produzione 2023 risulta essere già allocata e si lavora con consegne per il 2024. Il mercato europeo del prodotto medio ed entry level registra le dinamiche della stagionalità e ha avviato i propri correlati piani di produzione.
Segnali positivi sono arrivati anche dall’ultimo Fort Lauderdale International Boat Show, dove l’analisi dei risultati ha dissipato i timori emersi in un primo tempo relativamente al mercato americano, che è risultato essere ancora una volta dinamico e reattivo all’offerta del Made in Italy. Inoltre, nel corso del 2022, nonostante le perduranti criticità nell’approvvigionamento di materie prime, è stato riscontrato un riallineamento dell’oscillazione dei prezzi delle forniture, oltre a una riduzione delle relative tempistiche di consegna.
Durante la tavola rotonda, Saverio Cecchi, che l’assemblea dei soci ha riconfermato per altri due anni alla guida di Confindustria Nautica, ha ricordato come l’industria nautica sia un settore che non chiede ma dà, producendo ricchezza, export, posti di lavoro. Un comparto che presenta numeri in crescita nonostante tre anni complessi e uno dei pochi in Italia che possa dire di avere il 50% o più del mercato mondiale. “Per questo – ha spiegato Cecchi – chiedo alla politica che ci permetta di continuare a crescere con atti concreti, riducendo la burocrazia e permettendoci di essere davvero competitivi. L’Italia deve ripartire dal Paese che fa crescere il Paese”.
Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha ringraziato Confindustria Nautica “perché la nautica – ha detto – è una delle più grandi eccellenze del nostro Paese, di cui la politica deve essere ambasciatrice. Chiediamo al governo di lavorare per metterci nella condizione di poter correre come i competitor europei. È un fattore di sicurezza nazionale. L’economia del mare è un driver strategico, occorre agire in modo coordinato per difendere la nostra industria e il PNRR è un’occasione che non possiamo sprecare”.
Presenti all’evento anche Daniela Garnero Santanché, ministro del turismo, Nello Musumeci, ministro delle Politiche del Mare, Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Alessandro Morelli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per la Programmazione economica, Salvatore Deidda, presidente della Commissione Trasporti della Camera, l’onorevole Gerolamo Cangiano della Commissione Trasporti della Camera e il sindaco di Genova Marco Bucci.
Argomenti: Daily Nautica