11 novembre 2017

Rosetti Superyachts: dalle navi per l’industria del petrolio ai megayacht di lusso

11 novembre 2017

Rosetti Superyachts, ecco come si passa dalle navi da lavoro ai mega yacht

Rosetti Superyachts: dalle navi per l’industria del petrolio ai megayacht di lusso

Rosetti Superyachts, ecco come si passa dalle navi da lavoro ai mega yacht

2 minuti di lettura

Rosetti Marino Group, tra i principali costruttori di navi per l’industria petrolifera offshore ed inshore, ha deciso di trasferire la sua esperienza e le sue conoscenze nel settore dei superyacht.

L’azienda Rosetti Marino Spa è stata fondata quasi 100 anni fa, nel 1925 ed è attualmente tra i leader mondiali nella progettazione e nella costruzione di navi commerciali, rimorchiatori oceanici, navi di servizio per le piattaforme e passeggeri. Le sue imbarcazioni vantano i più avanzati sistemi di propulsione e automazione, ausili di navigazione e impianti di controllo. Il gruppo comprende 18 società, 9 filiali e 1.200 dipendenti e nel 2016 ha fatto registrare un attivo di 213 milioni di euro.

Abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa -ha detto Fulvio Dodich, manager e presidente di Rosetti Superyachtsbasata sulla notevole esperienza di Rosetti Marino, sul solido contesto finanziario e sulle eccezionali infrastrutture. L’obiettivo -ha spiegato- è creare dei superyacht di alto livello che siano semi o totalmente customizzabili, fornendo eccellenze tecniche e soluzioni innovative”. 

Rosetti Superyachts, dalle navi da lavoro agli yacht di lusso: ecco come

Per realizzare questo ambizioso programma, Dodich ha scelto l’italiano Tommaso Spadolini, progettista di prestigio internazionale, che si occuperà di sviluppare una flotta dai 48 agli 85 metri.

Il primo di questi concept è un supply vessel di 85 metri di 2.200GT con motori principali MTU e sistema propulsivo Rolls Royce. È disponibile in due configurazioni con helipad centrale o poppiero. Le immagini renderings mostrano la versione con un ponte elicottero certificato sopra all’area poppiera.

L’helipad e la sovrastruttura prodiera sono collegati tramite una passerella centrale che si sviluppa in mezzo al ponte che accoglie i grandi tender e i toys. Fulvio Dodich è già in un’avanzata fase di negoziazione con possibili armatori per questo e altri progetti, dei quali saranno svelati ulteriori dettagli nei prossimi mesi.

Altro punto forza del cantiere Rosetti Superyachts sarà la possibilità di fare affidamento sulle competenze tecniche e di engineering condivise tra le diciotto società che compongono il gruppo, come per esempio la Basis Engineering. Grazie a questo ampissimo know-how, il cantiere sarà in grado di proporre soluzioni custom per lo sviluppo e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie da applicare ai propri yachts di ultima generazione.

“Stiamo proponendo -ha cofermato Dodich- yachts ‘made in Italy’ disegnati e costruiti seguendo i più alti standard tecnici e di sicurezza, qualità che già caratterizzano tutte le società di Rosetti Marino Group”.

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