Battesimo dell’acqua per RaceBird, il motoscafo elettrico con hydrofoil di E1
RaceBird è stato sottoposto a una serie di test tecnici e a diversi controlli dei sistemi di bordo
RaceBird è stato sottoposto a una serie di test tecnici e a diversi controlli dei sistemi di bordo
RaceBird, innovativo motoscafo a propulsione elettrica ed equipaggiato con hydrofoil di E1, è sceso in acqua per la prima volta sul fiume Po a San Nazzaro, in provincia di Piacenza, sede di uno dei circuiti mondiali di motonautica.
Il prototipo è stato sottoposto ad una serie di test tecnici e a diversi controlli dei sistemi di bordo per verificare le prestazioni generali e l’affidabilità del modello e dei suoi componenti elettrici. Sotto la guida esperta di Luca Ferrari, ex-campione del mondo mondiale di motonautica, RaceBird ha completato con successo test su rettilinei, prove di qualificazione e simulazioni di gara, con l’obiettivo di raccogliere dati in relazione al set-up, alle prestazioni, ai foil e alla tenuta di rotta in diverse condizioni di gara.
La RaceBird monoposto nasce dalla visione della designer norvegese Sophi Horne, in collaborazione con Brunello Acampora e gli esperti ingegneri navali di Victory Marine e SeaBird Technologies. RaceBird è dotata di una batteria Kreisel da 150 Kw e di un motore fuoribordo Mercury Racing, e si solleva velocemente sui foil con il beneficio di virate e accelerazioni istantanee.
Inoltre, gli organizzatori del campionato di E1, prima serie al mondo di competizioni con barche a propulsione elettrica approvata dalla Union Internationale Motonautique, hanno voluto sfruttare questa occasione per valutare i diversi elementi che potrebbero essere inclusi nel format delle gare, tra cui le boe autonome e l’ampiezza delle virate, e per testare il posizionamento delle telecamere di bordo, che verranno utilizzate durante la gara.
Il debutto della prima stagione del Campionato Mondiale di E1 è previsto soltanto per la primavera 2023 ma per vedere in azione RaceBird non si dovrà aspettare ancora a lungo, visto che la sua prima apparizione pubblica verrà annunciata a breve.
“Questo – afferma Alejandro Agag, co-fondatore e presidente di E1 – è un momento cardine nella storia del campionato mondiale E1. Adesso siamo un passo più vicini a far diventare le gare elettriche sull’acqua una realtà concreta. Mi ricorda da vicino lo stesso momento che abbiamo vissuto nelle prime fasi della Formula E ed Extreme E. Questo è un altro di quei momenti fondamentali nella storia di questi sport. Vedere RaceBird correre sull’acqua è per me la conferma che possiamo usare questa nuova ed eccitante piattaforma sportiva per guidare l’innovazione tecnologica nell’industria nautica e creare qualcosa di spettacolare per i fan nelle città che visitiamo”.
“Anche per me – aggiunge Rodi Basso, co-fondatore e Ceo di E1 – è una grande emozione vedere RaceBird in acqua per la prima volta e lo stesso si può dire per tutti quelli che hanno lavorato a questo progetto nei mesi scorsi. C’è voluto un grande lavoro di team per arrivare finalmente a questo momento e non sarebbe stato possibile senza l’aiuto e il supporto dei nostri partner Victory Marine e SeaBird Technologies. Un ringraziamento particolare va anche a Kreisel e a Mercury Racing per il lavoro che hanno fatto nel preparare la batteria e i motori fuoribordo”.
“Finora RaceBird – spiega Basso – ha superato le nostre aspettative, specialmente per quello che riguarda le prestazioni, l’agilità e la capacità di effettuare virate strette. Le prestazioni attuali sono esattamente quelle che ci auguravamo perché potessero consentire emozionanti gare di foil-to-foil vicino alla costa. Nelle prossime settimane continueremo con i test e con la raccolta dati. Non vedo l’ora di poter mostrare il nostro modello anche al pubblico e presto annunceremo dove e quando. Questo test è la prima pagina di un nuovo capitolo dell’elettrificazione dell’industria nautica, dove il nostro ruolo è accelerare lo sviluppo di tecnologie future a beneficio degli ecosistemi acquatici”.
“Ho aspettato questo momento – conclude Sophi Horne, designer di RaceBird e fondatrice di SeaBird Technologies – per quasi tre anni. L’essere arrivati a questo punto è davvero un sollievo e al contempo un grande orgoglio per quello che siamo riusciti a costruire grazie agli sforzi combinati di SeaBird e Victory Marine. Vedere la barca toccare l’acqua e partire è un ricordo che porterò con me per sempre. È stato fantastico vedere un mio progetto prendere vita e trasformarsi in un motoscafo pronto a gareggiare. C’è sicuramente ancora molto lavoro da fare ma questo primo round di test è stato esattamente quello che ci auguravamo fosse. Con RaceBird volevo creare qualcosa di unico, che spiccasse e si facesse notare per la sua estetica. Nel vederlo ora scivolare sull’acqua, posso dire che non solo abbiamo centrato l’obiettivo ma siamo anche riusciti ad andare oltre“.
Argomenti: Daily Nautica
Bellissimo,articolo