03 febbraio 2020

Inaugurati i nuovi cantieri Sanlorenzo ad Ameglia: è il primo nuovo stabilimento in Europa dai tempi della crisi

03 febbraio 2020

Posti di lavoro raddoppiati e attenzione all’ambiente come priorità

Posti di lavoro raddoppiati e attenzione all’ambiente come priorità

4 minuti di lettura

Ad Ameglia, in provincia della Spezia, sono stati inaugurati venerdì 31 gennaio i nuovi stabilimenti dei cantieri navali Sanlorenzo. I lavori, avviati ad agosto 2018, sono stati conclusi in tempo record.

Un corpo di uffici sviluppato su quattro piani e due  fabbricati dedicati all’allestimento degli yacht, per un totale di 10 mila metri quadri. Ventiquattro postazioni per la produzione pronte ad ospitare fino a 50 nuove imbarcazioni all’anno, il tutto firmato dalla mano di Lissoni Casal Ribeiro .

Maggiore produttiva e più posti di lavoro

Un aumento della capacità produttiva che comporterà anche un raddoppio del numero dei dipendenti diretti ed indiretti, che si stima passeranno da 450 a circa 900 addetti in totale. Qui, nei 135 mila metri quadri della sede di Ameglia, quartier generale dell’universo Sanlorenzo, prendono vita i modelli entry-level delle tre gamme di yacht SL, SD e SX dai 24 ai 30 metri, in materiale composito.

Presenti alla cerimonia del taglio del nastro, assieme al cavalier Massimo Perotti, executive chairman di Sanlorenzo, anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti e l’assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone.

Questo – ha sottolineato Toti – è un compartimento industriale tra i più importanti della Liguria, qui lavoreranno centinaia di persone. Questo è il retroterra naturale del Golfo della Spezia, dove il distretto della nautica ormai è diventato il distretto più importante d’Italia. La Sanlorenzo – ha concluso il governatore  – è parte di quella crescita del comparto della nautica da diporto che sta tirando un pezzo importante dell’economia della Liguria”.

Un’inaugurazione di rilievo, come testimoniato anche dalle parole del Cavalier Perotti che ha spiegato con orgoglio come quello di Ameglia sia il primo nuovo stabilimento realizzato in Europa dal periodo della crisi. “Questo per noi è un fiore all’occhiello – ha affermato Perotti – perché nei momenti difficili siamo stati l’unico cantiere in Europa a non fare un giorno di cassa  integrazione e a non perdere un dipendente. Abbiamo mantenuto i fatturati, siamo riusciti a resistere ad un momento difficile e siamo stati i primi a ripartire e questa ne è la prova tangibile”.

Attenzione all’ambiente

Sanlorenzo è presente sulle rive del fiume Magra, all’interno della splendida cornice del Parco Montemarcello Magra Vara, fin dal 1999, quando l’ingegner Jannetti, all’epoca proprietario dei cantieri, scelse questo sito come quartier generale dell’azienda.

Marco Viti, attuale presidente della divisione yacht, era presente e ha ricordato quel lontano giorno: Fu amore a prima vista. La possibilità di varare le imbarcazioni a 4 o 5 metri dall’unità produttiva, la navigazione lungo il fiume per provarle in tempi brevi, un paradiso. Qui – ha aggiunto – si rappresentano veramente le due anime della Sanlorenzo, i valori di Jannetti e il futuro che parte da questo nuovo stabilimento”.

Una sede, quella di Ameglia, che sorge in una zona considerata a rischio esondazione. Proprio per questo è stata indispensabile la collaborazione delle istituzioni nella realizzazione delle arginature ai margini del fiume Magra.“Questo – ha dichiarato l’assessore Giampedrone – è l’esempio credo principale in Italia, sicuramente in Liguria, di come si possa ridare ad una zona, dichiarata esondabile, la capacità produttiva e la capacità insediativa e come si possa convivere con uno stabilimento di grande eccellenza come questo, vicino ad un fiume, dentro un parco naturale”.

Una maggior attenzione all’ambiente che ha portato la Sanlorenzo a dotarsi, nella nuova area, anche di 8.000 mq di pannelli solari per lavorare in auto consumo.

Il progetto architettonico

Un progetto, quello dell’ampliamento della storica sede, che Piero Lissoni ha pensato utilizzando un codice architettonico contemporaneo, guidato dall’idea di “dignità del lavoro. Una fabbrica “onesta, senza frizzi e lazzi”, come ha voluto sottolineare l’architetto.  Un luogo “buono per lavorare, luminoso e pulito”.

Altro fiore all’occhiello del nuovo sito la realizzazione di una “porta vinciana”, opera idraulica progettata per permettere il passaggio delle imbarcazioni fra lo storico quartier generale, dove continuerà ad essere realizzata la vetroresina, e il nuovo sito produttivo dove verranno realizzati gli allestimenti delle nuove unità. La prima imbarcazione sarà già pronta in primavera.

 

Maria Cristina Sabatini

 

 

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