Capire il tempo sul mare

Riparte la nostra storica rubrica "Meteo pratico" con una nuova prestigiosa collaborazione con gli esperti di Navimeteo

La comprensione del tempo sul mare è un tema che affascina ed interessa tutti i naviganti, i diportisti e i professionisti del mare. Nell’ultimo ventennio i progressi nel settore della meteorologia marina sono stati davvero straordinari. I moderni sistemi di telecomunicazione, la potenza dei calcolatori, la migliore affidabilità dei modelli meteorologici, il monitoraggio dai satelliti, i radar e soprattutto la rete internet hanno reso accessibili a tutti le informazioni che un tempo erano riservate ai soli meteorologi.

In questa rubrica, che svilupperemo via via in collaborazione con Daily Nautica, desideriamo condividere con voi l’esperienza acquisita nel corso degli anni dal team Navimeteo nell’operatività di tutti i giorni. Navimeteo è una società privata con sede in Italia, nel porto di Chiavari, e in Inghilterra, a Falmouth, in Cornovaglia. Da circa trent’anni rivolge i propri servizi ai settori del diporto, dello yachting, delle navi da crociera, dei porti e dei marina e ai diversi operatori dell’industria marittima in genere.

Danny Vitri, uno dei Marine Weather Forecaster a Navimeteo. Ha lavorato per diversi anni presso lo storico Centro OceanRoute di Aberdeen (Archivio Navimeteo)

Fin dal principio è bene sottolineare che nessun centro privato al mondo potrebbe operare in modo efficiente senza poter attingere allo straordinario patrimonio che i vari Centri Nazionali e Internazionali hanno saputo sviluppare nel tempo. Mi riferisco, a titolo di esempio, al NOAA (National Oceanic & Atmospheric Administration), il centro statunitense che guarda anche al monitoraggio degli uragani, al Met Office in Inghilterra, a Météo France, al Servizio Meteorologico dell’Aeronautica in Italia e ai numerosi centri che nel mondo cooperano nell’ambito del’OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale). Per dirla in parole semplici, senza di essi qualsiasi centro privato avrebbe gli occhi bendati.

La suddivisione delle zone a copertura globale del sistema GMDSS Met Areas (courtesy GMDSS)

Nel rispetto di questo principio, il valore aggiunto di un centro privato come Navimeteo sta nel conoscere le esigenze del navigante per potergli fornire dei servizi mirati. C’è una sostanziale differenza tra il navigare a vela o a motore, su un battello o una grande nave, su un’imbarcazione a motore dislocante o planante, lungocosta o in mare aperto e la conoscenza di tutto ciò consente al centro privato di interagire direttamente con l’utilizzatore del servizio.

In questo percorso cercheremo di essere molto essenziali, utilizzando un linguaggio semplice anche quando andremo ad affrontare temi tecnici ed interessanti, perché la meteorologia marina è una scienza alla quale ci si può appassionare andando ad acquisire un metodo pratico. Di volta in volta prenderemo dimestichezza con le regole pratiche, che ci piace considerare un po’ come le semplici lettere dell’alfabeto meteo.

Esse, a seconda delle situazioni, andranno a comporre le infinite parole, ovvero le situazioni del tempo sul mare. Lo studio della meteorologia si basa, infatti, su regole solide come dei macigni ma al tempo stesso, poiché studia il moto dei fluidi, è soggetta ad innumerevoli variabili ed è per questa ragione che, ancora oggi, le previsioni possono essere errate.

Mareggiata di Libeccio a Chiavari (Archivio Gianfranco Meggiorin)

Il Mediterraneo e l’oceano

A differenza di ciò che molti pensano, la navigazione nel Mediterraneo si rivela talvolta più complessa dal punto di vista meteo di quanto non accada, per esempio, nell’Oceano Atlantico. I venti del Mediterraneo, a causa dei rilievi orografici, degli stretti, delle isole, dei monti, sono soggetti a delle turbolenze in grado di perturbare il loro flusso dominante. Questo rende la previsione più complessa e difficile, specialmente in prossimità delle coste.

In mare aperto e sui vasti orizzonti oceanici, la modellistica, dalla quale si elaborano le previsioni, risulta invece più precisa ed affidabile e le variabili meno repentine. Avremo modo insieme di approfondire questi temi, strettamente connessi alla sicurezza della navigazione, con la speranza che questa rubrica possa contribuire a rendere più facile ed utile la comprensione del tempo sul mare e su più vasti orizzonti.

Il Mediterraneo e l’arrivo del fronte freddo visto dal satellite Meteosat

Gianfranco Meggiorin

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1 commento

  1. Loredana Bonato says:

    Che piacere poter leggere su Daily Nautica una rubrica sullo studio del meteo Marino.
    Grazie a Gianfranco Meggiorin e a Daily Nautica

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