La libreria “Il Mare” di Roma da 47 anni dispensa “sogni” agli appassionati

Marco Firrao, proprietario della libreria "Il Mare", a DN: "In tanti anni di questo lavoro ho scoperto che tutti gli artisti o quasi, si sono ispirati al mare almeno una volta nella vita"

C’è chi non riesce ad essere sereno se non guardando il mare. Chi sogna di navigare intorno al mondo, da solo, in compagnia della sua barca a vela. Chi non può fare a meno dell’adrenalina della competizione e del sapore del sale sulla pelle. Chi preferisce veleggiare in compagnia e chi il mare se lo porta dentro, chiudendo semplicemente gli occhi.

Ci sono mille storie che parlano di donne e di uomini di mare, mille libri che racchiudono racconti presi in prestito dalla fantasia o avventure talmente grandiose da non sembrare quasi reali. Per tuffarvisi basta entrare in una “libreria del mare”. Luoghi dai profumi marini, che  racchiudono “oceani” di carta in cui navigare alla ricerca della propria avventura, del proprio sogno o semplicemente della risposta alle proprie domande che hanno un unico protagonista: il mare.

AL VIA LA NUOVA RUBRICA “LE LIBRERIE DEL MARE”

In Italia ve ne sono quattro, dal Nord al Sud dello Stivale, a Roma, Milano, Venezia e Palermo. Nella nostra nuova rubrica “Librerie del mare“, potrete scoprire questi luoghi preziosi che, come racconta Marco Firrao, proprietario e libraio appassionato della libreria Il Maredi Roma, che apre oggi la nostra piccola rassegna, sembrano un po’ come “la grotta di Alì Babà, dove sai che ci sono dei tesori ma non sai quanti”. Buona scoperta.

Quando è nata l’idea di aprire una libreria dedicata al mare?

La libreria “Il Mare” è nata 47 anni fa da un’idea di mia mamma. Nel 1975, dopo un lascito di mio padre che era appassionato di mare, decise di aprire una libreria che non esisteva ancora a quei tempi, specializzata proprio su questo argomento. La aprì in Piazza Farnese, di fronte all’ambasciata francese. Dopo qualche anno ci siamo spostati in via di Ripetta, e fino al maggio del 2022 siamo stati lì, per oltre 45 anni. Adesso siamo nel bellissimo quartiere di San Saba, un quartiere romano molto tipico.

Perché ha deciso di continuare questa tradizione di famiglia?

Per la passione che mi lega al mare e ai libri. Essere circondato da libri che parlano di mare tutti i giorni per me è un gran piacere.

Il mestiere del libraio viene visto come un mestiere un po’ romantico, i clienti vengono, chiedono consigli, si lasciano trasportare ed ispirare..

Infatti, io lo dico, alimento e vendo sogni. Quando vengono da me, pensano di fare una transatlantica, oppure si informano su cosa possono vedere nei mari tropicali. Ed io dispenso sogni.

C’è un libro in particolare che nel suo percorso le è rimasto più impresso?

Sono veramente tanti: dai classici come “Racconti di mare e di costa” di Joseph Conrad, che ho letto da ragazzo, ad Herman Melville con “Moby Dick”, fino a Bernard Moitessier per quanto concerne il sogno di navigare e Cousteau per quanto riguarda la parte subacquea. Ogni libro ti dà qualche cosa. È difficile ricostruire tutte le tappe fondamentali di una vita di lettura.

I giovani vengono in libreria?

Io ho tutto un settore per i bambini, dove i più piccoli sono attirati tantissimo dai libri, forse più le bambine. La lettura è un mondo molto femminile se vogliamo, ma dove i maschi comunque si trovano molto bene. Poi arriva un momento in cui a prevalere è la socialità, il gruppo e, se uno intorno non ha libri, probabilmente abbandona la lettura, per poi magari ritornare a leggere in un’età più adulta. È importantissimo cercare di far leggere i ragazzi. Con la lettura puoi  immaginare mondi a cui non sei abituato, oltre ad imparare un linguaggio.

Il cliente tipo che entra in libreria cosa cerca?

Spesso chi si avvicina ad un ambiente marino cerca qualche cosa che gli dia una risposta, quindi vendo molta manualistica. Ultimamente stanno entrando anche diverse persone attirate dalla narrativa. Altri poi entrano perché sognano un viaggio come il giro del mondo o di navigare in Paesi esotici e vengono per trovare qualcuno che l’abbia fatto prima di loro o un libro che spieghi come farlo, come, ad esempio, vivere un anno in barca o come fare il giro del mondo in barca.

A chi non è mai entrato nella libreria “Il Mare” come la descriverebbe?

Prendo in prestito le parole di un gran navigatore che è stato Bernard Moitessier, che ci ha lasciato questo manifesto che diceva che quando si entra alla libreria “Il Mare” è come entrare nella grotta di Alì Babà, dove sai che ci sono dei tesori ma non sai quanti. La libreria è un pò questo. Spesso chi non conosce questo argomento si chiede come sia possibile che tutti questi libri parlino di mare. In tanti anni di lavoro ho scoperto che tutti gli artisti o quasi, si sono ispirati al mare, almeno una volta nella loro vita.

Lei è anche un navigatore. L’ultimo viaggio che ha fatto?

Sono stato imbarcato come skipper varie volte. L’ultimo viaggio che ho fatto è stato nel Mar Mediterraneo. Il Mediterraneo è il mare che mi ha ispirato di più. Ho fatto anche viaggi nei Caraibi e in Polinesia ma il Mediterraneo è quello che sento più vicino perché è il mio mondo, che non è fatto solo di acqua ma anche di odori, di sapori. I ricordi tornano sempre in questo piccolo mare rispetto ai grandi oceani, che però è un mare molto denso anche dal punto di vista della navigazione, perché riserva sempre cambiamenti metereologici, mentre altri mari sono meno bizzosi se vogliamo.

Consigli di lettura?

“La nave dei folli” di Marco Steiner, un racconto su dei pazzi che prendono una nave, un po’ onirico, una lettura molto profonda. Poi consiglierei un Simenon che nessuno conosce, prima che diventasse il famoso romanziere di Maigret, che fa un giro in barca nel Mediterraneo. E poi tanti altri, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

La libreria “Il Mare” si trova a Roma in via Leon Battista Alberti 1, nel quartiere di San Saba.

 

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