24 gennaio 2025

Mortar wreck: recuperate due lastre tombali dal relitto più antico della Gran Bretagna

24 gennaio 2025

Si tratta di due lastre tombali di marmo incise, in cui è evidente l’immagine di una croce cristiana gotica

Mortar wreck: recuperate due lastre tombali dal relitto più antico della Gran Bretagna

Si tratta di due lastre tombali di marmo incise, in cui è evidente l’immagine di una croce cristiana gotica

2 minuti di lettura

Gli archeologi subacquei dell’università di Bournemouth hanno operato un eccezionale recupero sul “Mortar wreck“, relitto del XIII secolo considerato il più antico mai ritrovato nelle acque britanniche. Si tratta di due lastre tombali di marmo incise, in cui è evidente l’immagine di una croce cristiana gotica.

Il relitto fu segnalato sul fondo del canale Walsh, all’ingresso del porto di Poole, al largo del Dorset, nel lontano 1982, ma a lungo si ritenne che non fosse altro che un cumulo di macerie. Fu solo nel 2019 che Trevor Small, con una barca dotata di uno scanner sottomarino, rilevò di nuovo un’insolita lettura di dati sul fondale e condusse sul luogo un team di archeologi subacquei della Bournemouth University. Questi riconobbero ben presto l’importanza storica del relitto, che da allora è stato oggetto di diverse campagne di scavi.

La nave era stata costruita con un sistema di assi contrapposte noto come a “clinker” e trasportava un gran numero di mortai per macine, dai quali derivò in seguito il nome con la quale è oggi conosciuta. Questi mortai, delle grandi ruote in pietra per macinare la farina, furono realizzati in una dura forma di calcare chiamato il “marmo di Purbeck“, dall’isola vicina in cui veniva effettuata la sua estrazione. Il legname della nave, invece, è stato datato tra il 1242 e il 1265 e fa presumere che il suo affondamento possa risalire al regno di Enrico III, terminato nel 1272.

Le due grandi lastre tombali, realizzate anch’esse in marmo di Purbeck, sono state rinvenute in uno stato di perfetta conservazione, alla profondità di sette metri, dopo circa 750 anni dal loro affondamento. Una di esse è integra, lunga circa un metro e mezzo per 70 kg di peso. Quella più grande misura invece due metri per un peso totale di 200 kg ed è stata ritrovata spezzata in due parti. Chissà quanti tesori giacciono ancora sotto la superficie e chi riuscirà a ritrovarli riportandoli alla luce.

Fonte foto: Bournemouth University

Argomenti:

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Il lettore è responsabile a titolo individuale per i contenuti dei propri commenti. In alcun modo le idee, le opinioni, i contenuti inseriti dai lettori nei commenti ad articoli e notizie rappresentano l’opinione dell’editore, della redazione o del direttore responsabile.
Il lettore non può pubblicare contenuti che presentino rilievi di carattere diffamatorio, calunniatorio, osceno, pornografico, abusivo o a qualsiasi titolo illecito e/o illegale, né assumere atteggiamenti violenti o aggredire verbalmente gli altri lettori.
La segnalazione di eventuali contenuti diffamatori, offensivi o illeciti e/o illegali può essere effettuata all’indirizzo e-mail info@ligurianautica.com, specificando il contenuto oggetto della segnalazione attraverso link diretto. La redazione provvederà a verificare il contenuto e prenderà eventuali provvedimenti nel più breve tempo possibile.