In arrivo “Mayla fortyfour”, il motoscafo offshore elettrico che sfreccerà a 70 nodi
Il motoscafo offshore elettrico di Mayla Yacht, il cui lancio è previsto nel 2023, promette di stupire e divertire gli amanti dell’alto mare
Il motoscafo offshore elettrico di Mayla Yacht, il cui lancio è previsto nel 2023, promette di stupire e divertire gli amanti dell’alto mare
Mayla Yacht, giovane cantiere di Amburgo, allo scorso Cannes Yachting Festival ha presentato il suo futuro gioiello “Mayla fortyfour“, motoscafo offshore elettrico il cui lancio è previsto nel 2023.
I due fondatori del marchio, Cristopher Gelsdorf e Olivier Arnault, si sono incontrati una prima volta durante il processo di ottimizzazione del primo parco eolico nel Mare del Nord, a centinaia di chilometri al largo dalle coste tedesche, e oggi, una decina d’anni dopo, hanno deciso di unire le forze per dare vita a un motoscafo “come nessun altro, incredibilmente veloce, ecologico e perfettamente adatto ai migliori cocktail party in baia“.
Da queste prerogative, che intendono mixare innovazione tecnologica e divertimento, ha preso il via il progetto del motoscafo offshore elettrico, previsto anche in una versione ibrida, dal design minimalista ma estremamente incisivo. Una sorta di freccia sull’acqua moderna e potente, che sfrutterà idro e aerodinamicità per riuscire a raggiungere i 70 nodi di velocità massima e un range di 270 miglia nautiche (alla velocità di crociera di 30 nodi).
Lo scafo, leggero e resistente, avrà una pelle di pre-impregnato di carbonio epossidico a protezione di un sandwich di schiuma di carbonio pre-impregnato: una tecnica costruttiva finora utilizzata in ambito aeronautico e per alcune barche a vela da regata, che richiede una minore quantità di resina e per questo garantisce una maggiore leggerezza, sinonimo di velocità, senza nulla togliere in resistenza.
Gli ingegneri di questo nuovo progetto di motoscafo offshore elettrico stanno infatti lavorando ad una struttura estremamente robusta, nonostante un peso totale di sole 1,5 tonnellate. Inoltre, il guscio sfrutterà il brevetto Petestep, ovvero deflettori che indirizzano gli spruzzi d’acqua verso poppa e in basso, riducendo l’attrito e aumentando la stabilità, con un incremento dell’autonomia dell’imbarcazione e del risparmio energetico fino al 35% rispetto a soluzioni tradizionali. Scelta che per l’armatore si traduce in una guida confortevole e fluida.
La propulsione elettrica, garantita da due motori elettrici dual-core accoppiati a inverter high-tech da competizione (per un totale di 1600 hp), sfrutterà un’elica a tunnel brevettata in grado di aumentare la spinta e ridurre ulteriormente la resistenza all’acqua, migliorando la manovrabilità del motoscafo anche nelle curve strette e ottimizzando prestazioni e accelerazione.
In questo scenario estremamente avanzato c’è spazio anche per il design e per un tocco Made in Italy: interni e sedute esterne, completamente personalizzabili, saranno infatti rivestiti di Alcantara, materiale frutto di processi produttivi certificati Carbon Neutral sin dal 2009.
Argomenti: barche a motore, Daily Nautica