Francesca Clapcich a The Ocean Race: “Il Grand Finale di Genova è un orgoglio per l’Italia”
La velista triestina alla sua seconda partecipazione a The Ocean Race. Lo speciale significato dell’arrivo in Italia dal 24 giugno al 2 luglio
La velista triestina alla sua seconda partecipazione a The Ocean Race. Lo speciale significato dell’arrivo in Italia dal 24 giugno al 2 luglio
La velista triestina Francesca Clapcich, dopo due partecipazioni alle Olimpiadi, prende parte per la seconda volta anche a The Ocean Race e dal 24 giugno al 2 luglio sarà protagonista del “Grand Finale” di Genova, con la straordinaria festa della vela che andrà in scena all’Ocean Live Park nel nuovo Waterfront di Levante.
“E’ una grandissima opportunità – sottolinea Clapchic – per Genova e tutta l’Italia. Il capoluogo ligure è una scelta perfetta come approdo finale e sarà un orgoglio per tutto il Paese. Speriamo che questa edizione rappresenti l’inizio di una virtuosa collaborazione tra The Ocean Race, Genova e l’Italia”.
Nel frattempo, dopo aver lasciato momentaneamente il posto a bordo di 11th Hour Racing a Justine Mettraux nella “super tappa” da Cape Town a Itajaì, la velista triestina attende trepidante l’arrivo della barca nel porto brasiliano, per tornare quindi protagonista sulla rotta successiva verso Newport e il ritorno in Europa.
“Sono incollata sul tracker – racconta Clapcich – per questa tappa che non finisce mai. E’ la più lunga di 50 anni di The Ocean Race. Sono 12.500 miglia sulla carta, poi ovviamente in mare son sempre molte di più. Gli equipaggi hanno attraversato i tre Capi, Buona Speranza, Leeuwin e Horn, affrontando situazioni davvero complicate. E non è ancora finita”.
L’ARRIVO IN BRASILE DI THE OCEAN RACE
La flotta, infatti, superate le insidie di Capo Horn, sta fronteggiando in queste ore mare e venti ancora in burrasca, con la coppia di imbarcazioni attualmente in testa, Team Malizia e Team Holcim-PRB, separate da meno di 20 miglia, e gli equipaggi impegnati in una lotta intensa e combattuta fino all’arrivo, previsto entro domenica 2 aprile.
Al momento l’11th Hour Racing Team della velista italiana è in terza posizione e Biotherm in quarta, mentre Guyot environnement Team Europe, ritiratosi in questa tappa per problemi allo scafo, sta raggiungendo Itajaì dopo aver attraversato l’Atlantico e lavorato alla soluzione del problema.
VERSO IL “GRAND FINALE”
Completata questa tappa da “record”, gli equipaggi avranno due settimane a disposizione per riposare e sistemare le barche, prima della In Port Race del 21 aprile. La nuova partenza della regata è invece prevista per domenica 23 aprile, in direzione di Newport, negli Stati Uniti, ultima tappa prima del ritorno in Europa
Nell’attesa, la Clapcich pensa già al Grand Finale di Genova ed al primo storico arrivo nel Mediterraneo. “Sarà molto interessante – spiega la velista triestina – perché spesso il Mediterraneo è una bella insidia: ci possono essere condizioni molto complesse e brezze molto leggere e quindi sarà una tappa lunga dove bisognerà mantenere i nervi saldi fino alla fine perché il risultato non sarà scontato fino a quando non taglieremo la linea d’arrivo”.
Da evidenziare anche gli obiettivi extra-agonistici di 11th Hour Racing Team. “Il primo obiettivo del nostro team – afferma Clapcich – è quello della sostenibilità e soprattutto della Carta dei Diritti per gli Oceani. E’ qualcosa che ci tocca da vicino, tocca da vicino tutta la regata e dovrebbe esser tenuto in grande considerazione da tutte le persone. Viviamo il mare e, specialmente in Italia, ci sono moltissimi chilometri di costa, numerose città costruite sul mare”.
“È tempo – conclude la velista italiana – di cambiare il modo in cui trattiamo il mare, il modo in cui ci approcciamo agli sport e alla vita in generale attorno agli oceani. Sarà un’emozione fortissima, io sarò a bordo per l’ultima tappa, quindi riuscire ad arrivare in Italia, da italiana, sarà fantastico”.
Argomenti: Genova, ocean-race