Gottifredi-Maffioli: le cime più amate dai velisti oceanici italiani (e non) – L’intervista di DN
Al Salone Nautico di Genova Daily Nautica ha visitato lo stand del leader mondiale di cime nautiche Gottifredi-Maffioli, partner tecnico di alcune delle barche oceaniche più importanti
Al Salone Nautico di Genova Daily Nautica ha visitato lo stand del leader mondiale di cime nautiche Gottifredi-Maffioli, partner tecnico di alcune delle barche oceaniche più importanti
Fondata a Novara nel 1926, l’azienda Gottifredi-Maffioli è diventata in questi quasi 100 anni leader mondiale delle cime e corde sintetiche nel campo della nautica, sia in qualità di partner tecnico di alcuni dei più importanti team oceanici, italiani e non, sia nel mondo del diporto. Anche se la prima impresa sportiva a cui si sono affiancati, che ha ispirato anche il loro logo con l’Himalaya, è legata alla montagna. L’azienda, infatti, nel 1954 contribuì al successo della spedizione italiana che per la prima volta conquistò il K2. L’entrata nel mondo della vela risale agli anni ’80, accanto al team Azzurra, che portò la Coppa America in Italia per la prima volta, grazie all’esperienza dell’azienda con il kevlar, un materiale estremamente innovativo per l’epoca.
Da allora molti dei più importanti team velici internazionali ed italiani hanno scelto Gottifredi-Maffioli per il loro rigging, dalla Coppa America (con il Moro di Venezia, Luna Rossa e Alinghi), agli Imoca (Prysmian di Giancarlo Pedote), dai Class 40 (Ibsa di Alberto Bona, Alla Grande-Pirelli di Ambrogio Beccaria ed Edilizia Acrobatica di Alberto Riva) ai Mini 6.50 (Porco Rosso Softway di Alessandro Torresani). E poi Giovanni Soldini, gli equipaggi olimpionici e tanti altri. Il rapporto con i velisti e i team è fondamentale in entrambi i sensi, visto che l’azienda migliora proprio grazie ai feedback da bordo, riuscendo a portare le innovazioni anche nel mondo del diporto.
Al Salone Nautico di Genova, Daily Nautica ha chiacchierato con Massimo dell’Acqua, responsabile commerciale dell’azienda, per farsi raccontare il rapporto con i tanti velisti italiani con cui Gottifredi-Maffioli collabora.
“Con Alberto Bona, Alberto Riva e Ambrogio Beccaria – ha ricordato dell’Acqua – il rapporto nasce da lontano, perché collaboravamo con loro già durante le loro campagne Mini 6.50. Quindi per i loro nuovi Class 40 siamo partiti da una base solida di conoscenza dei nostri prodotti. E un elemento che ha accomunato tutti e tre è stato il rigger che ha preparato i nostri prodotti, Tommaso Stella. Lui è stato l’elemento cruciale perché, oltre ad avere prodotti al top, affidabili e performanti, è fondamentale che siano lavorati e messi in barca nella maniera migliore, seguendo i desideri del velista. Seppur alcune barche siano simili, infatti, magari sono portate in maniera estremamente diversa e il rigger è come il sarto che fa l’abito su misura”.
“Per Edilizia Acrobatica – ha spiegato il responsabile commerciale di Gottifredi-Maffioli – abbiamo appena sviluppato delle calze particolari per le scotte del gennaker, per allungarne la resistenza all’usura e alla fatica. È la prima volta che ‘scaliamo’ questo prodotto, normalmente usato su barche molto più grandi, per un 40 piedi. Con Ambrogio, invece, abbiamo fatto un grosso sviluppo sui cavi in composito delle vele avvolgibili. Alberto Bona, dal canto suo, ha seguito, secondo me, la via più tradizionale della vela oceanica: è andato in Bretagna e ha costruito una barca puntando tantissimo sull’affidabilità, senza andare all’esasperazione della performance, del diametro, ma con una filosofia dove chi conduce la barca si fida ciecamente dell’attrezzatura. Quando si tratta di navigazioni in oceano, soprattutto se portate in solitaria, le soluzioni, secondo noi, devono certamente prediligere la performance, ma anche una grande sicurezza ed affidabilità”.
Fra le altre classi oceaniche con cui Gottifredi-Maffioli lavora, ci sono anche gli Imoca, i monoscafi di 60 piedi con cui si corre la mitica Vendée Globe, il giro del mondo in solitaria e senza scalo. In che misura c’è un trasferimento di know-how e tecnologia fra le varie classi? “Tantissimo – ha risposto dell’Acqua – l’Imoca è la classe racing con cui Gottifredi-Maffioli è più presente in assoluto nel mercato, anche grazie al nostro distributore francese che ha una presenza ventennale nelle regate oceaniche, inclusi i grandi trimarani come Banque Populaire e Gitana. La classe Imoca è quella più innovativa oggi, sta estremizzando sempre di più, ad esempio con i foil, per cui c’è tantissima attenzione alla velocità e allo stress dei prodotti che questa comporta. Questo ci insegna poi a scalare quello che impariamo su barche più piccole, come i Class 40 e addirittura i Mini 6.50″.
Argomenti: Daily Nautica, vela