La barca come una azienda: team building in barca a vela con SkipperClub
I corsi di team building in barca a vela di SkipperClub
I corsi di team building in barca a vela di SkipperClub
Partecipare ad un corso di formazione aziendale vivendo gomito a gomito con i propri colleghi. Niente di troppo strano. E se l’aula del corso fosse una barca a vela? Questa è la proposta di SkipperClub, società sportiva che offre programmi di team building aziendali in barca a vela personalizzabili nella durata e nel format.
La barca in navigazione è, infatti, la splendida metafora di un’azienda e l’equipaggio rappresenta un piccolo gruppo centrato su un obiettivo: per raggiungerlo occorre non solo avere una strategia definita, ma anche essere in grado di ridefinire una tattica vincente che tenga conto delle condizioni del mare, del vento, del tempo, delle correnti e dell’equipaggio. Una situazione mentale simile a quella che devono affrontare quotidianamente molti manager nelle proprie aziende.
“Fare team building all’aria aperta – sottolinea Leonardo Cipresso, project manager e responsabile delle attività di SkipperClub – è raccomandabile, perché l’ambiente dona energie positive e stimola il recupero mentale e l’apprendimento. Abbassa inoltre il livello di stress e risulta essere una pratica più accettata rispetto alle altre di team-work che vengono svolte in luoghi chiusi”.
“Il ritrovarsi su una barca – aggiunge Cipresso – è di per sé un fantastico modo per fare gruppo. L’imbarcazione ha delle regole precise ed ognuno deve fare la sua parte. La barca a vela in particolare presenta una serie di azioni che devono essere svolte individualmente o in gruppo, favorendo la partecipazione di tutti”.
Per partecipare non è importante aver già navigato prima: il corso, infatti, si avvale della collaborazione di tutto lo staff di SkipperClub, composto da istruttori di vela, formatori, mediatori e team coaching, con specializzazione nella costruzione di un clima aziendale positivo e nella gestione delle conflittualità.
Una volta saliti a bordo, i partecipanti diventano l’equipaggio deputato a condurre la barca, il vento le opportunità da cogliere per raggiungere gli obiettivi e il mare diventa il mercato, con i suoi tanti ostacoli e le molteplici occasioni.
La giornata di lavoro viene organizzata secondo un programma preciso: dopo una presentazione generale, si passa all’addestramento alle normali norme di navigazione. Il gruppo di lavoro ha il compito di afferrare il timone e condurre l’imbarcazione e deve cimentarsi nella preparazione del pranzo a bordo. Si riunisce poi in un briefing in itinere per un allineamento rispetto agli obiettivi da raggiungere per poter continuare l’esperienza nel migliore dei modi e la giornata si chiude con un debriefing finale.
“Affrontare il mare – conclude il project manager di SkipperClub – stimola la conoscenza di se stessi facendo superare delle piccole paure, aumentando la fiducia nell’altro e al contempo la motivazione e l’affiatamento tra i componenti del team. Su una barca a vela ognuno ha un compito specifico e si devono rispettare regole, impiegando le giuste strategie per raggiungere obiettivi condivisi”.
Per questi percorsi di formazione SkipperClub mette a disposizione la sua flotta, composta da 36 imbarcazioni che possono ospitare da 6 a 10 persone. I corsi si svolgono in Liguria con partenza dalla base di Genova per il Golfo del Tigullio o dalla base di La Spezia per il Golfo dei poeti e le Cinque Terre.
Veleggiando si impara ad affrontare le turbolenze improvvise e soprattutto a fiutare dove soffierà il vento!
Argomenti: vela