Luca Rosetti vince la Mini Transat 2023 tra i Serie
Domenica 12 novembre il 28enne riminese Luca Rosetti ha ricevuto la conferma di aver vinto in categoria Serie la 24esima edizione del La Boulangère Mini Transat
Domenica 12 novembre il 28enne riminese Luca Rosetti ha ricevuto la conferma di aver vinto in categoria Serie la 24esima edizione del La Boulangère Mini Transat
La Mini Transat è una delle regate oceaniche che più fa sognare sia chi vi partecipa, sia chi la segue: oltre 4.000 miglia su una barca a vela di soli 6.50 metri, per attraversare l’oceano Atlantico in solitario e senza mezzi di comunicazione. La 24esima edizione, partita il 24 settembre, è stata vinta da un italiano, Luca Rosetti, che domenica 12 novembre ha ricevuto la conferma dalla giuria di regata che il suo tempo di percorrenza nella seconda tappa lo rendeva il primo tra i 59 Serie in gara.
Un risultato importantissimo, visto che la Mini Transat è considerata la prima, imprescindibile, tappa in cui dimostrare il proprio valore come navigatore solitario, prima di iniziare la scalata verso altre classi oceaniche professionistiche, come Class 40, Figaro e IMOCA. Fra gli altri italiani in gara, Alessandro Torresani (Porco Rosso) che ha concluso al 18esimo posto tra i Serie, mentre Francesco Farci (Gin Tonic) è attualmente ancora in mare.
La regata
La Boulangère Mini Transat (la “Mini”, in gergo) è una delle più longeve regate oceaniche e sicuramente una delle più affascinanti. Creata nel 1977 da Bob Salmon, si svolge negli anni dispari, lungo un percorso in due tappe, ed è aperta a 90 navigatori solitari a bordo dei Mini 6.50, suddivisi in classe Serie (59 quest’anno) e in classe Proto (31). La partenza è dalla Francia (per quest’edizione da Les Sables d’Olonne), con una prima tappa alle Canarie (quest’anno a La Palma) e arrivo ai Caraibi, quest’anno la Guadalupe.
La particolarità di questa regata, oltre certamente al fatto che i Mini 6.50 sono gusci di noce su cui attraversare un oceano in solitaria, è che gli skipper non hanno assistenza, né meteo né di contatti satellitari con la terra. Chi si cimenta nella Mini Transat spesso affronta per la prima volta un progetto lungo, faticoso ed incerto, sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista logistico e di ricerca di sponsor. Forse, anche per questo, chi ce la fa ad arrivare “dall’altra parte” sente già di aver vinto. E i video di bordo lo dimostrano bene, con lacrime, esplosioni di gioia, stanchezza e stupore.
La vittoria di Luca Rosetti
Luca Rosetti è alla sua seconda Mini Transat. Nel 2019 era arrivato 18esimo e, in vista della linea d’arrivo in Martinica, aveva già deciso di partecipare di nuovo, ma questa volta con un progetto più centrato sull’aspetto sportivo e performante che sull’avventura. E così è stato: si è trasferito nella Mecca della vela, Lorient (Francia), iniziando a regatare su un Serie di ultima generazione, il Maxus con prua a scow 998 Race=Care, barca con cui ha appena vinto una Mini Transat davvero eccezionale.
Nella prima tappa è rimasto a lungo al comando della flotta, per concludere all’ottavo posto, con poco più di 15 ore di distacco dal vincitore, il belga Michael Gendebein. Alla partenza dalle Canarie, invece, ha spinto subito, lanciandosi in una rotta a nord coraggiosa, una scelta che sapeva di non poter più cambiare nel caso in cui i suoi calcoli sullo stabilizzarsi degli alisei si fossero rivelati sbagliati. Ma così non è stato e, da metà della seconda tappa in poi, ha preso il comando della flotta senza più lasciarlo, tagliando per primo il traguardo in Guadalupe all’1.26 di domenica notte, dopo 14 giorni, 12 ore, 6 minuti e 30 secondi.
Non una vittoria “banale”, ma una con un vantaggio di oltre 60 miglia sul suo avversario diretto e oltre 90 sul terzetto degli altri inseguitori, fra cui Gendebein, a cui “doveva” ancora le 15 ore di ritardo accumulate durante la prima tappa. Solo nel pomeriggio di domenica, quindi, la giuria ha potuto ufficialmente proclamare la sua vittoria di categoria. Ed ora? Class 40 senza dubbio, con un progetto le cui basi sono già scritte (ma manca ancora lo sponsor), andando quindi, speriamo, a rinforzare le fila dell’inarrestabile onda oceanica italiana, impegnata in questi giorni in una Transat Jacques Vabre che fa palpitare.
Gli italiani nella storia della Mini Transat
Per tanti dei velisti italiani professionisti attualmente in circolazione, tutto è iniziato con la Classe Mini 6.50. Giancarlo Pedote e Alberto Bona, ad esempio, conclusero nel 2013 una delle edizioni più dure della Mini Transat, quella che non fece scalo alle Canarie ma portò i velisti in un’unica tappa da Sada (Spagna) alla Guadalupa. In quell’edizione Pedote arrivò secondo tra i Proto, sfiorando per un soffio la vittoria e Bona arrivò quinto tra i Serie. Qualche anno dopo, nel 2019, Ambrogio Beccaria vinse la Mini Transat, primo italiano a raggiungere questo traguardo, mentre Alberto Riva nel 2021 arrivò secondo.
Argomenti: vela