Raymarine sponsorizza Pavlin Nadvorni alla Global Solo Challenge
Il velista bulgaro, a bordo di un Farr 45 equipaggiato con elettronica Raymarine, sta affrontando una delle regate più difficili
Il velista bulgaro, a bordo di un Farr 45 equipaggiato con elettronica Raymarine, sta affrontando una delle regate più difficili
Raymarine supporta il velista bulgaro Pavlin Nadvorni, impegnato nella Global Solo Challenge, regata in solitario intorno al mondo, equipaggiando la sua barca a vela Farr 45 con l’elettronica più all’avanguardia. Una sfida che aggiunge altre miglia (esattamente 26.000) alle già oltre 200.000 accumulate da Nadvorni fino ad oggi, navigando per almeno 150 giorni a partire dalla Spagna verso l’Oceano Atlantico, fino a doppiare tutti i “Grandi Capi” del globo.
Sfida in solitaria
“Questa avventura – commenta entusiasta Nadvorni – mi cambierà sicuramente la vita. Prima di tutto, a livello personale, sarà l’apice della mia carriera sportiva e poi dovrebbe riuscire a tranquillizzarmi un po’: fino ad ora nessuno è riuscito fermarmi (la donna che è mia moglie da 24 anni non ci ha nemmeno provato…), ma dopo questa sfida anche i miei familiari potranno finalmente stare tranquilli. Non ho intenzione di seguire un’altra idea folle come questa! Forse…”.
Marinaio intraprendente, Pavlin Nadvorni dalle prime derive sul Danubio è passato a una barca a vela di 9 metri, per poi cominciare a lavorare a bordo di yacht privati nel Mediterraneo. Diventato nel tempo capitano, ufficiale di coperta e ingegnere nel settore dei superyacht, navigando in tutto il mondo, è poi tornato nel suo Paese d’origine per fondare una società di servizi marittimi a Varna, sulle rive del Mar Nero.
“La vela – spiega il velista bulgaro – è stata la passione dei miei ultimi 47 anni: tutto mi ha condotto a questa sfida. Questo viaggio è un evento, più che una semplice regata: è l’Everest della navigazione oceanica, che ogni serio marinaio sogna. Meno di 200 persone hanno completato questo speciale viaggio, rispetto alle oltre 1.500 che sono riuscite ad andare nello spazio: si può dunque immaginarne l’attrazione!”.
La dotazione Raymarine del Farr 45 Espresso Martini
Espresso Martini, lo scafo di Nadvorni, è stato recuperato nel 2018 dopo essere stato distrutto da una tempesta invernale a Holyhead, nel Galles settentrionale, con un accurato refit che lo ha portato nuovamente a regatare. Come ex installatore, il velista ha installato personalmente la nuova attrezzatura fornita da Raymarine, tra cui un nuovo chartplotter Axiom, un radar Quantum 2, un sistema AIS, due strumentazioni per il vento (una sull’albero, una a poppa) ed una telecamera di sorveglianza.
“Ho utilizzato diversi sistemi ma secondo la mia esperienza – racconta Nadvorni – questo è il più intuitivo in termini di software e interfaccia. Il cablaggio è di una ingegnosa semplicità e il display Axiom è robusto e molto facile da usare, per far scorrere il menu. Anche gli azionamenti elettrici del pilota automatico sono assolutamente eccezionali. Nel riportare la barca danneggiata in Bulgaria nel 2018, stavamo andando di poppa con 60 nodi di vento e sono rimasto stupito nel constatare la differenza tra la vecchia bussola e il nuovo sistema Evolution. Usciti dal riparo dell’Africa, con le onde da sud-ovest, è bastato un primo schiaffo da quella direzione per mettere in allerta il pilota automatico, che ha percepito il movimento come un’intuizione”.
Partito il 21 ottobre 2023 nel gruppo Super Zero dei partecipanti più veloci, Nadvorni affronterà la solitudine, seppure con il conforto della presenza a bordo delle comunicazioni via satellite. “Sono molto socievole – sottolinea – e la sfida sarà anche trovare il giusto equilibrio tra il desiderio di chiamare famiglia e amici, oltre che la squadra di terra, ed il timore di perdere la concentrazione”.
Argomenti: Daily Nautica