The Ocean Race: Daily Nautica incontra l’equipaggio di Team Malizia – Video
Dopo la premiazione per la vittoria della tappa finale della The Ocean Race a Genova, Daily Nautica ha chiacchierato con l’equipaggio di Team Malizia
Dopo la premiazione per la vittoria della tappa finale della The Ocean Race a Genova, Daily Nautica ha chiacchierato con l’equipaggio di Team Malizia
Martedì 27 giugno, all’arrivo della tappa finale della The Ocean Race, Daily Nautica ha chiacchierato con Boris Herrmann, skipper dell’equipaggio vincitore di Team Malizia, e con Rosalin Kuiper, membro dell’equipaggio fin dalla partenza da Alicante a gennaio. Ecco cosa ci hanno raccontato.
BORIS HERRMANN
Innanzitutto, congratulazioni, che regata fantastica! Quando ti sei accorto che sareste riusciti a vincere?
Direi che 10 minuti prima della linea d’arrivo siamo stati sicuri che ce l’avremmo fatta. Ma mezz’ora prima eravamo veramente tesi, perché non si sa mai. Poi il vento ha mollato del tutto, quindi loro (gli altri due IMOCA in gara, Holcim-PRB e Biotherm, n.d.r) si sono fermati. Eravamo abbastanza separati sui lati, loro navigavano su un angolo diverso, quindi non si sapeva se loro avrebbero agganciato il vento e noi no. La tensione era davvero incredibile fino a 10 minuti prima dell’arrivo.
Sembra anche che questa sia stata la tappa in cui vi siete divertiti di più.
No, non direi. Ci siamo divertiti durante tutta la regata. La terza tappa era ovviamente la più difficile. In questa abbiamo navigato con venti leggeri, anche se navigare in queste condizioni a volte è difficile per i nervi, bisogna mantenere la pazienza. Ma noi, come squadra, lavoriamo bene insieme, non ci stressiamo, non litighiamo. È un privilegio navigare insieme.
ROSALIN KUIPER
Ti faccio le stesse domande che ho fatto a Boris. Quando vi siete accorti che potevate vincere questa tappa?
Lunedì notte, in realtà. Stamattina, all’alba, prima di vedere un po’ di termica da terra, ci siamo resi conto che gli altri che erano al largo erano bloccati ed è stato il momento in cui ho pensato “ragazzi, se ce la giochiamo bene, possiamo vincere questa tappa”. Eravamo tutti vigili e super attenti. È stato speciale.
Deve essere stato così frustrante navigare con questo vento leggero così vicino alla fine, dopo aver fatto il giro del mondo.
Un po’. Sai, abbiamo fatto il giro del mondo, 31.000 miglia nautiche, 6 mesi, 105 giorni in mare, per poi finire la Ocean Race in una brezza così leggera, navigando su una barca oceanica che in pratica galleggiava vicino alla costa. Ma è stato bello finire qui a Genova, un’atmosfera fantastica con tutte queste persone. Siamo felici di essere qui ora. Sei mesi fa è iniziato tutto e ora è tutto finito. Non ci posso credere.
Sembra che vi siate divertiti un sacco in questa tappa. Vi divertite sempre, è vero, ma questa volta di più?
Questa tappa, per noi, era davvero un “bonus“. Sapevamo che non potevamo cambiare la posizione finale in classifica, quindi non c’era pressione. Ci dicevamo “questo è il penultimo tramonto”. Ieri ci siamo detti “ah, oggi è l’ultimo tramonto” e abbiamo festeggiato come equipaggio. È stata una bella tappa, molto diversa, ma molto divertente. Io ho potuto avere un po’ di tempo per riflettere, per ripensare a questi ultimi cinque mesi, e sì tutto questo diventerà un’esperienza. È stato così “tanto”, così bello.
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