The Ocean Race verso Capo Horn: -100 giorni al “Grand Finale” di Genova
Proprio in questi giorni a Genova gli operativi di The Ocean Race sono impegnati in sopralluoghi e nella definizione del programma sportivo in acqua
Proprio in questi giorni a Genova gli operativi di The Ocean Race sono impegnati in sopralluoghi e nella definizione del programma sportivo in acqua
Mentre negli oceani del sud le imbarcazioni che partecipano a The Ocean Race 2022-23 sono impegnate nella tappa più lunga e dura della regata, a Genova è iniziato il conto alla rovescia per il primo storico arrivo in Italia del celebre giro del mondo in equipaggio, in occasione del suo 50° anniversario.
Dal 24 giugno al 2 luglio, infatti, il nuovo Waterfront di Levante si trasformerà nell’Ocean Live Park, dove vela, cibo, musica e sostenibilità saranno i protagonisti di un ricco programma di eventi che attirerà decine di migliaia di visitatori sia dall’Italia che dall’estero.
Proprio in questi giorni, nel capoluogo ligure, gli operativi di The Ocean Race sono impegnati in sopralluoghi e nella definizione del programma sportivo in acqua, che prevede, oltre all’arrivo delle barche delle classi IMOCA e VO65, la regata costiera (In Port Race), le due regate Pro-Am e la “Legends Regatta”.
Ma anche a terra non mancheranno imperdibili appuntamenti: dalla parata degli atleti alle diverse cerimonie di premiazione, dall’Ocean Summit presso i Magazzini del Cotone alle numerose attività proposte nel villaggio dal Pavilion di Genova, dal Padiglione della Sostenibilità e da quello dell’Innovazione (curato dal Blue District), fino alle iniziative della vela paralimpica e della Foil Academy (promosse dalla Fiv Primazona). Inoltre, è annunciata la presenza della Palinuro, la “nave goletta” della Marina Italiana, che sarà un’ulteriore attrazione: il pubblico potrà infatti salire a bordo e ammirare un gioiello amato in tutto il mondo.
Da Città del Capo a Itajaì
Intanto, per quanto riguarda la regata, la sfida prosegue in direzione Capo Horn, con i team che stanno consolidando le proprie posizioni in condizioni di gara davvero estreme. 11th Hour Racing Team, ad esempio, sta lottando con una randa gravemente strappata, mentre Biotherm sta affrontando i problemi causati da un danno ad un longherone che rinforza la struttura della barca.
Attualmente la strategia della flotta è rimanere a sud, con brevi strambate lungo la zona di esclusione dei ghiacci nei Cinquanta Urlanti, a circa 52 gradi di latitudine sud. Le previsioni indicano che la flotta si ricongiungerà entro la fine della settimana, dando vita ad un’accesa competizione nella seconda metà della terza tappa, in direzione di Itajaí (Brasile).
La tappa più lunga
Con 12.750 miglia su un totale di 32.000, questa è la tappa più lunga della storia di The Ocean Race. Da Itajaí le barche ripartiranno poi il 23 aprile per raggiungere Newport (Stati Uniti), che abbandoneranno il 21 maggio per attraversare l’Oceano Atlantico e arrivare ad Aarhus (Danimarca), da dove riprenderanno la navigazione l’8 giugno.
A questo punto alle IMOCA si affiancheranno nuovamente le VO65, tra cui ci sarà la barca italo-austriaca Team Genova. Quindi, fly-by a Kiel il 9 giugno e arrivo a L’Aia (Paesi Bassi), da dove si ripartirà il 15 giugno per entrare nel Mediterraneo e terminare il lungo viaggio a Genova.
Una grande occasione per Genova e l’ambiente
Questa straordinaria sfida sportiva rappresenta non solo una grande occasione di promozione per Genova e l’Italia ma anche un importante progetto di sostenibilità. Nel capoluogo ligure si chiuderà infatti il “Genova Process“, un percorso che vede i massimi esperti e stakeholder del settore a livello internazionale unirsi per arrivare a redigere la bozza della “Carta dei Diritti degli Oceani“, i cui principi saranno presentati proprio il 27 giugno all’Ocean Summit, nell’ambito del Grand Finale.
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