Transat Quebéc Saint-Malo: una nuova scacchiera dal finale ancora tutto aperto
Un nuovo scenario sulla scacchiera dell’oceano Atlantico durante la regata dal Canada alla Francia, tra depressioni in ritardo e scelte strategiche coraggiose
Un nuovo scenario sulla scacchiera dell’oceano Atlantico durante la regata dal Canada alla Francia, tra depressioni in ritardo e scelte strategiche coraggiose
Appena quattro giorni fa i 23 Class 40 impegnati nella mitica Transat Québec Saint-Malo entravano nell’oceano Atlantico lasciandosi indietro le insidie del fiume San Lorenzo e il suo delta. Da allora le scelte strategiche radicali prese dalla flotta hanno ammantato la regata di una suspence degna delle migliori corse, che hanno scardinato una scacchiera fino ad allora abbastanza compatta.
Se infatti un gruppo di intrepidi Class 40, tra cui alcuni grandi favoriti come Ian Lipinski (Crédit Mutuel) e i tre italiani in gara Ambrogio Beccaria (Allagrande Pirelli), Alberto Bona (Ibsa) e Alberto Riva (Acrobatica), hanno scelto di avventurarsi su una rotta molto a nord dell’ortodromica a partire dal 5 luglio, gli attuali leader Fabien Delahye (Legallais), Pierre-Louis Attal (Vogue Avec un Chron) e Achille Nebout (Amarris) e la maggior parte delle altre barche si erano “buttati” decisamente a sud.
La scommessa si giocava tutta intorno allo sviluppo e al passaggio di una depressione molto appuntita al nord delle Azzorre, l’arcipelago portoghese in mezzo all’Atlantico, che ad oggi sembra aver dato ragione ai sudisti. Le barche che avevano preso il grande rischio di navigare verso nord, infatti, hanno, chi prima e chi dopo, dovuto ad un certo punto strambare per scendere a sud, cercando di recuperare le tante miglia investite nella loro iniziale strategia.
Ma come andrà a finire questa Transat Québec Saint-Malo è ancora tutto da vedere: se l’ETA dei primi arrivi ad oggi pare essere tra sabato e domenica, l’ordine dei concorrenti non è affatto scontato, visto che la depressione tarda a spostarsi verso est, bloccando i tre attuali leader nel loro tentativo di fuga. Ciò che è sicuro, invece, è il piacere dei navigatori a ritrovare velocità di crociera degne dei loro mezzi, con punte registrate a 23,24 e 25 nodi.
Non resta che continuare a seguire quei puntini sul tracking e vedere cosa succederà nei prossimi giorni: https://carto.oceantracking.fr/qsm/carto