Timone Yachts Group al Salone di Genova: “La nautica tiene ma il caro energia fa lievitare i prezzi”
Luigi Gambelli, presidente e ad di Timone Yachts Group, al Salone Nautico di Genova rivela luci e ombre del momento attraversato dal settore a partire da come fronteggiare il caro energia
Luigi Gambelli, presidente e ad di Timone Yachts Group, al Salone Nautico di Genova rivela luci e ombre del momento attraversato dal settore a partire da come fronteggiare il caro energia
Un 26 metri nuovo e fiammante che ti incanta dentro e fuori, capace di rispettare la visione della Linea Grande con un layout fluido, ambienti versatili che garantiscono intimità agli ospiti e una cabina armatoriale sul main deck con vetrate e tanta luce. Stiamo parlando del Grande 26M, una delle imbarcazioni targata Azimut, che in questi giorni Timone Yachts Group presenta al Salone Nautico Internazionale di Genova. Un gioiello che ricerca la libertà nel contatto con il mare e la trova nella straordinaria terrazza affacciata sull’acqua Deck2Deck.
Il Gruppo Timone approda nel capoluogo ligure confermandosi come una delle realtà di eccellenza e d’avanguardia tra i “dealer” del mercato italiano ed europeo. “Siamo qui a Genova – spiega Luigi Gambelli, presidente e amministratore delegato di Timone Yachts – con la gamma completa del brand Azimut, e guardiamo comunque con ottimismo al futuro, anche sull’onda della recente espansione del nostro raggio di azione commerciale che ora copre anche l’Abruzzo“.
“Un trend positivo – sottolinea Gambelli – che prevede una possibile crescita del fatturato globale del settore intorno a un valore di +23,8%, secondo dati di Confindustria Nautica. Occorre tuttavia fare molta attenzione al contesto attuale, caratterizzato dai rischi rappresentati dal caro energia che getta ombre anche sul quadro complessivo della nautica stessa“.
Il rincaro dei prezzi energetici e la difficoltà nel reperimento delle materie prime per la cantieristica a causa delle difficile congiuntura internazionale, rappresentano infatti una sfida per il settore, che cercherà di mantenersi sui livelli di crescita degli anni precedenti.
“Ci troviamo in una situazione di mercato particolare – ricorda Gambelli – caratterizzata da un considerevole aumento dei costi che incide sui prezzi di listino e ne risente anche una certa clientela che potrebbe rallentare negli acquisti”.
Qual è la situazione della disponibilità dei vari marchi sul mercato? “I cantieri sono in sofferenza – commenta il presidente di TYG – per la scarsa disponibilità delle materie prime quali motori, elettronica e componentistica, che determina un ritardo nelle consegne“.
Ma in Timone Yachts non si perde l’ottimismo. “Noi siamo sereni – conclude Gambelli – lo scorso anno ci siamo accaparrati abilmente uno stock di barche disponibili da offrire ai nostri clienti per questa nuova stagione, e inoltre stiamo lanciando prodotti di grande attrazione perché molto avanzati dal punto di vista tecnologico e del design. Il brand che rappresentiamo è leader nel settore e siamo convinti di ripetere il successo della stagione scorsa“.
Argomenti: Daily Nautica, Saloni Nautici
Beh,dai numeri assolutamente trionfistici della mostra nautica,si direbbe,che chi ha da spendere 4,5,o più milioni di euro per lo yacht,non si curi molto dell’aumento del gasolio.
Magari anche a regime agevolato?Chi si lamenta di ciò,é il pescatore,o chi per hobby,ha il barchino,con cui va a pesca ogni tanto,e magari non può avvalersi del prezzo ridotto del carburante.
IL colmo,rappresenta che, se per fortuna,ci stanno gli ordini per le imbarcazioni,mancano le materie prime.
Penso allora,che la scorsa pandemia,non ci ha insegnato nulla.Continuiamo, a fabbricare all’estero,quello che un tempo,si faceva da noi.
Però non lamentiamoci,se dopo,ci sono problemi,per reperire le cose necessarie,dalle mascherine,alla componentistica elettronica made in china (per esempio)