DeepSeaker, l’aliscafo che si trasforma in un sottomarino – Intervista al Ceo di iSpace2O
Oltre a navigare in superficie in modalità aliscafo, DeepSeaker offre la possibilità di immergersi come un sottomarino
Oltre a navigare in superficie in modalità aliscafo, DeepSeaker offre la possibilità di immergersi come un sottomarino
iSpace2O, start up italiana impegnata nel settore della mobilità marina ecosostenibile, sta sviluppando e perfezionando DeepSeaker, un mezzo ibrido che, oltre a navigare in superficie in modalità aliscafo ad una velocità di 30 nodi, offre la possibilità di immergersi come un sottomarino, fino ad una profondità di 50 metri. Noi di Daily Nautica al 62′ Salone Nautico di Genova abbiamo intervistato il Ceo di iSpace2O Giuseppe Carusi, che ci ha raccontato le caratteristiche di questa avveniristica imbarcazione.
DeepSeaker è costituito da un abitacolo interno in carbonio separato dal resto della struttura, in modo da rimanere protetto in caso di urti, a sua volta posizionato su un telaio in acciaio rivestito da un materiale termoplastico. E’ dotato di una zavorra mobile per produrre una galleggiabilità neutra tale da consentirne il riposizionamento corretto in caso di ribaltamento e di airbag per le emersioni rapide di emergenza.
Il computer di bordo è in grado di rilevare il superamento del limite di profondità, riportando immediatamente il mezzo alla quota di sicurezza e facendolo riemergere in caso di necessità ed è preordinato a monitorare le funzioni vitali dei passeggeri. Prevede, inoltre, un innovativo sistema Heads Up Display che rende costantemente visibili tutte le informazioni, un cruscotto digitale con dispositivi per la realtà aumentata, connettori, idrofoni per l’ascolto dei mammiferi marini, ecoscandaglio, videocamera Go-Pro e un sistema di navigazione che, tramite un’intelligenza artificiale, gestisce i consumi delle batterie in modo da garantire sia il tragitto di andata che quello di ritorno.
Elettronica e strumentazione di bordo avanzate ma anche innovazione e avanguardia nella propulsione, che è interamente elettrica, alimentata dai silenziosi motori jet DeepSpeed realizzati da “Sealence“, che introducono una spinta propulsiva unica nel suo genere. Allo studio anche un motore elettrico/idrogeno che riduca ulteriormente i consumi e aumenti l’autonomia, che, allo stato attuale, è già soddisfacente visto che l’aliscafo si solleva dall’acqua in navigazione, riducendo significativamente la resistenza e migliorando l’autonomia effettiva.
DeepSeaker può ospitare nella sua cabina fino a 4 passeggeri ed è dotato di un nuovo sistema brevettato di rigenerazione dell’ossigeno, respirabile direttamente dall’acqua di mare. Il sistema “Like a Fish“, attraverso l’interazione tra due motori elettrici collegati a turbine, utilizza infatti una tecnica rivoluzionaria in grado di estrarre l’aria dall’acqua del mare e riemettere ossigeno nell’abitacolo, allungando così i tempi di immersione.
DeepSeaker è quindi un’imbarcazione versatile e tecnologica ma soprattutto rispettosa dell’ambiente, il cui utilizzo può essere prospettabile in numerosi scenari, dal campo della ricerca a quello dei soccorsi, fino ai parchi marini protetti, per un’esperienza immersiva sensoriale ottenuta grazie al silenzio assoluto e all’assenza di vibrazioni.
Argomenti: Daily Nautica
Well done Giuseppe