Il volano economico della nautica ligure
Commercial and Pleausure Yachts: stato di diritto e stato di fatto
Commercial and Pleausure Yachts: stato di diritto e stato di fatto
Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina, ha spiegato in un convegno a Genova come la filiera nautica è un volano economico dei territori. Commercial and Pleausure Yachts: stato di diritto e stato di fatto questo è stato il titolo del convegno tenutosi la scorsa settimana a Genova organizzato da Wista Italia, al quale ha partecipato anche il presidente di Ucina , Anton Francesco Albertoni. Maria Gloria Giani, presidente dell’associazione internazionale donne dello shipping, ha dato via all’appuntamento all’interno del quale sono stati approfondite le varie problematiche del settore nautico, in un confronto fra istituzioni e operatori professionali. Albertoni ha sottolineato come la grande nautica può essere un importantissimo volano economico per i territori, ma per renderlo concreto è necessario colmare il gap infrastrutturale.
Il recentissimo disegno di legge di riforma della 84/94 è un’occasione da cogliere. Il Presidente Ucina si è soffermato sull’insufficiente accoglienza portuale delle nostre coste: 1 porto ogni 14,2 km, contro 1 ogni 8 km in Francia e ogni 6,5 km in Spagna.
Ancora più deludente i dati dei posti barca: 19,72 posti per km in Italia, 72,02 in Francia, 50, 68 in Spagna. “Per questo Ucina – ha aggiunto Albertoni – ha chiesto e ottenuto che nel ddl di riforma della legge 84/94 fosse inserito un comma per la destinazione alla nautica da diporto delle aree sotto utilizzate dei porti commerciali. Con ciò stimiamo di ricavare 15-18mila posti barca, con un gettito Iva di oltre 50 milioni di euro, il tutto solo grazie a investimenti privati”.
Walter Mei
Argomenti: Daily Nautica, economia-&-finanza, Posti barca