14 luglio 2010

Camuzzi abbandona il Gruppo Baglietto

14 luglio 2010

Camuzzi S.p.A. comunica la propria decisione di uscire dal settore della nautica accompagnando Gruppo Baglietto fuori dal proprio portafoglio investimenti.

Camuzzi S.p.A. comunica la propria decisione di uscire dal settore della nautica accompagnando Gruppo Baglietto fuori dal proprio portafoglio investimenti.

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camuzzi-yachtCamuzzi, così come ha fatto anche direttamente nell’ultimo periodo, si sta adoperando attraverso advisors per individuare investitori interessati a rilevare il gruppo attraverso la garanzia di un concordato di continuità volto a mantenere l’integrità industriale, convogliando qualsiasi interessamento verso gli organi della procedura. La scelta di Camuzzi potrà favorire Gruppo Baglietto nella ricerca di un nuovo azionista che garantisca ai cantieri del gruppo le risorse finanziarie per irrobustire la struttura  patrimoniale / finanziaria e completare il piano industriale di rilancio del gruppo.

 

A tale proposito Camuzzi fin dal mese di aprile ha conferito un incarico a Banca Monte dei Paschi di Siena Capital Services per individuare nuovi investitori in Italia e ha assegnato analoghi mandati sui mercati esteri. Camuzzi aveva già predisposto un piano industriale insieme a Bain che teneva conto della crisi del settore, piano che era già stato presentato alle organizzazioni sindacali e al Ministero dello Sviluppo Economico che ne aveva giudicato l’idoneità.

 

Alla situazione attuale si è giunti dopo oltre nove mesi di negoziazioni non andate a buon fine con il pool di banche creditrici per la ristrutturazione del debito di Gruppo Baglietto, a seguito anche di fattori straordinari quali il perdurare della crisi mondiale del settore che nel 2009, secondo accreditati osservatori economici, ha portato ad una contrazione dell’orderbook mondiale di yacht del 30% e che ha avuto importanti conseguenze anche sul Gruppo Baglietto in termini di calo delle commesse e riduzione del fatturato. Camuzzi era intervenuto a sostegno di Gruppo Baglietto nel giugno / luglio del 2009  con un aumento di capitale e finanziamenti soci per un totale di 31 milioni di euro e già in tale occasione aveva richiesto al ceto bancario di supportare Gruppo Baglietto con l’adesione ad un nuovo aumento di capitale a loro destinato da effettuarsi in autunno anche allo scopo di riattivare le linee di firma revocate e necessarie per l’acquisizione di nuove commesse su cui esistevano forti manifestazioni di interesse.

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