In arrivo una poderosa depressione mediterranea
La depressione si determina per effetto di una saccatura mediterranea collegata ad un vasto vortice in transito sul Nord Atlantico che fin da lunedì 21 novembre determinerà un rinforzo dei venti di Libeccio
La depressione si determina per effetto di una saccatura mediterranea collegata ad un vasto vortice in transito sul Nord Atlantico che fin da lunedì 21 novembre determinerà un rinforzo dei venti di Libeccio
Nel Mediterraneo occidentale martedì 22 novembre è attesa una profonda depressione con un valore minimo di 985 hPa centrato sul Mar Ligure. La situazione si determina per effetto di una saccatura mediterranea collegata ad un vasto vortice in transito sul Nord Atlantico che fin da lunedì 21 novembre determinerà un rinforzo dei venti di Libeccio, che si estenderanno via via dal Mare di Alboran alla zona delle Baleari, sulle coste occidentali di Sardegna e Corsica, sulla Provenza e sul Mar Ligure.
Visto l’estesissimo fetch, ovvero la distanza di mare libero dove le onde possono propagarsi senza incontrare ostacoli, i primi segnali del peggioramento arriveranno proprio dall’aumento del moto ondoso, a cominciare dall’onda lunga che spesso precede l’arrivo della perturbazione su tutte le coste esposte ai flussi occidentali.
È interessante osservare, e potete farlo seguendo le proiezioni e le carte sinottiche sui vari siti di riferimento dei centri meteo nazionali (Met Office, Meteo France, MeteoAM) e regionali (LaMMA), oltre che sugli utilissimi portali meteo (ad esempio, www.windy.com), come la depressione, che si approfondisce la notte di lunedì 21 sulla Provenza, si sposti velocemente martedì sul Mar Ligure raggiungendo i 988 hPa, per spostarsi quindi a est, posizionandosi sull’Adriatico settentrionale la notte di martedì.
Ci sono alcuni elementi a cui rivolgere particolare attenzione per seguire l’evolversi di questo evento meteorologico.
1. È molto importante il valore della pressione atmosferica indicato dal barometro o barografo in dotazione a ogni nave, yacht o imbarcazione. L’esperienza pratica insegna che quando la pressione scende sotto i 1000 hPa i fenomeni associati sono generalmente intensi.
2. Va osservata la forza dei venti di gradiente (generati dalle differenze di pressione), poiché potete notare quanto ravvicinate siano le isobare nella giornata di martedì: isobare vicine significa venti forti, isobare vicinissime venti tempestosi.
3. La velocità con la quale il vortice si sposta da ovest ad est è significata, perché da questo dipende la direzione dominante dei venti, che ruotano nell’emisfero nord in senso antiorario attorno al vortice depressionario.
4. Le zone interessate dai venti di burrasca sono determinate proprio dallo spostamento della Low sul versante Adriatico. Ciò determina venti forti dominanti da nord-ovest sulle isole di Corsica, Sardegna e Sicilia e su tutto il versante tirrenico.
5. Quando le depressioni sono profonde anche il livello del mare tende ad innalzarsi rispetto a quello medio. Questo indicatore, come insegnano precedenti situazioni, può agevolmente superare il mezzo metro. Ciò assume maggiore rilevanza se coincidente con l’alta marea. In queste situazioni l’impatto delle onde frangenti sulle coste può essere maggiore rispetto a quanto indicato dai modelli meteorologici. Questo è un aspetto da non sottovalutare.
6. L’incursione dei forti venti settentrionali sospingerà un fronte freddo ed alcune veloci linee di instabilità temporalesca. Prima che il vento di Maestrale spazzi le nubi, anche i groppi temporaleschi saranno un fenomeno da monitorare con attenzione.
Al momento mancano alcuni giorni all’evento meteorologico descritto. Sarà interessante seguirne via via l’evoluzione meteo, che richiederà attenzione da parte dell’intera industria marittima, nautica, portuale e per le attività operative sulle coste come i lavori marittimi.
Gianfranco Meggiorin
Navimeteo President & Monaco Weather Lab Coordinator
Argomenti: meteo