Grand Banks Yachts amplia il quartiere generale americano per offrire più servizi
Per allargare la presenza negli Stati Uniti, Grand Banks Yachts acquisisce una proprietà confinante con la sua sede in Florida
Per allargare la presenza negli Stati Uniti, Grand Banks Yachts acquisisce una proprietà confinante con la sua sede in Florida
Grand Banks Yachts, cantiere asiatico con sedi anche in Florida e in Australia, ha deciso di ampliare la propria presenza negli Stati Uniti e di allargare i servizi offerti agli armatori. A tal fine ha appena concluso un accordo di acquisto per quasi 2 milioni di dollari della proprietà 458 SW Salerno Road, attualmente in mano a Gregory e Nancy Burdick, a Stuart, in Florida.
Si tratta di un terreno di 1.200 metri quadrati, di cui quasi 300 edificati, situato esattamente di fronte al quartiere generale di Grand Banks Yachts e pronto a dare possibilità di attracco a ben 9 imbarcazioni contemporaneamente. Una opzione che permetterà al cantiere, proprietario anche dei marchi nautici Eastbay e Palm Beach, di offrire servizi post-vendita a più armatori, rafforzando nel contempo la sua presenza negli Stati Uniti, ad oggi mercato di riferimento principale.
“Grand Banks si è costruita una solida reputazione – ha sottolineato Mark Richards, Ceo di Grand Banks Yachts – come affidabile costruttore di barche. E fornire un servizio e un supporto di alta qualità ai nostri clienti è particolarmente cruciale quando si vendono motoryacht di lusso. L’acquisizione di 458 SW Salerno Road rafforzerà ulteriormente l’immagine e il marchio del nostro Gruppo come principale costruttore di barche di lusso, diventando una solida base per migliorare i servizi e generare nuovi flussi di entrate, che a loro volta aggiungeranno valore a lungo termine per gli azionisti“.
Azionisti a cui lo stesso Gruppo raccomanda di prestare attenzione in caso di attuale negoziazione delle proprie azioni, perché l’accordo di acquisto è soggetto a diverse condizioni, tra cui una revisione di due diligence e una relazione indipendente di valutazione, oltre che ovviamente l’approvazione da parte delle autorità di regolamentazione.
Argomenti: barche a motore, Daily Nautica