Porto di Oneglia: al via la join-venture tra Compagnia Portuale "Maresca" e Comune
Al via la join venture tra Comune di Oneglia e la compagnia portuale "Ludovico Maresca": ai "camalli" verranno affidati i servizi di monitoraggio, sorveglianze e ormeggio dei megayacht charter in calata Cuneo, a partire da aprile
Al via la join venture tra Comune di Oneglia e la compagnia portuale "Ludovico Maresca": ai "camalli" verranno affidati i servizi di monitoraggio, sorveglianze e ormeggio dei megayacht charter in calata Cuneo, a partire da aprile
Sono ormai lontani gli anni ’80, tempo in cui i camalli di Oneglia erano in tanti e il porto della città conservava una vocazione prettamente mercantile. Poi la crisi, la diminuzione dei traffici (nel 2011 sono state movimentate appena 60mila tonnellate di merci, la metà rispetto al 2008) e la conseguente riduzione del personale. La gloriosa Compagnia Ludovico Maresca, ad oggi conta su otto dipendenti, e sulla calata Cuneo si affacciano principalmente dehors di bar e ristoranti. Gli aspetti legati al turismo sono ormai prioritari rispetto a quelli legati alla pesca o al traffico portuale. I tempi cambiano, e al posto delle navi russe che scaricavano il grano per il pastificio Agnesi adesso ci sono yacht giganteschi e lussuosi. E così, la Compagnia Portuale Ludovico Maresca, per restare a galla, coglie al volo l’opportunità di lavoro che possono offrire i megayachts che la Imperia Yacht, srl comunale che ha in concessione 120 (12 posti barca) metri di banchina, si propone di far attraccare in calata Cuneo dal prossimo mese di aprile. Un vero affare per il Comune che attraverso la sua società incasserà una media di 300 euro al giorno a barca (a cui sottratte le spese di gestione e di personale). Non solo: secondo una stima l’indotto sulla città, con i 12 posti tutti occupati, sarà di 10mila euro al giorno.
Non succede spesso che un sindaco di centro-destra quale Paolo Strescino e una compagnia portuale si siedano attorno ad un tavolo per trovare un accordo, ma mai come adesso si pone la necessità di nuove join-ventures che trascendano ideologie e ideali. “Si tratta di un accordo sperimentale per il 2011, che ci consente di utilizzare la manodopera e soprattutto le professionalità della Compagnia Maresca nell’ambito dei servizi di monitoraggio, sorveglianza ed ormeggi delle imbarcazioni che fanno servizio charter” ha fatto sapere Strescino.
(foto www.pizza-stop.it)
Argomenti: Daily Nautica, Pesca