Tassa sulle imbarcazioni oltre i 6 metri, l'ultima "sparata" di Scilipoti
L'onorevole ex Italia dei Valori lancia una proposta assurda nell'ambito degli emendamenti alla manovra: tassare indistintamente le barche sopra i 6 metri
L'onorevole ex Italia dei Valori lancia una proposta assurda nell'ambito degli emendamenti alla manovra: tassare indistintamente le barche sopra i 6 metri
Che la manovra finanziaria ideata dal governo faccia acqua da tutte le parti è dimostrato dall’esplosione di proteste e manifestazioni in tutto il Paese, lanciate dalle più svariate categorie economiche. Nel caos di piccoli e grandi emendamenti proposti, non sarà passato inosservata, ai diportisti, la sparata dell’onorevole (inteso come qualifica istituzionale, non certo come aggettivo) Domenico Scilipoti. Il leader del movimento di Responsabilità Nazionale, che, dopo essere uscito dall’IDV, ha dato il suo sostegno al vecchio nemico Silvio Berlusconi, ha proposto “un articolo 2 bis della manovra che preveda una tassa annuale di possesso, a decorrere dal 2012, per gli yacht e le imbarcazioni a motore e a vela con motore ausiliario da diporto di lunghezza superiore ai sei metri”.
Scilipoti ha trovato un geniale modo per fare cassa, da buon omeopata esperto di fiscalità quale è, tassando senza distinzioni chiunque possieda una barca superiore ai 6 metri. Sia un J-24 o un Sanlorenzo di 40 metri poco cambia. Si tratta di un lusso, l’ha deciso lui. Un provvedimento che, nel caso fosse preso in considerazione, contribuirebbe all’affossamento di un settore che in Italia, pur costituendo la quinta fonte di bilancio, soffre di continue generalizzazioni (diportisti uguale evasori) e viene considerato un pozzo da cui pescare in periodi di scarsità di risorse.
Caro Scilipoti, ma deve ricordarglielo Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina, che “l’80% del parco nautico è formato da scafi con valore di acquisto inferiore a quello di un’utilitaria”?
Eugenio Ruocco
Argomenti: Daily Nautica, economia-&-finanza, tasse-&-fisco
Scilipoti, chi? troppa pubblicità a una persona de genere!
Grazie Onorevole, lei si che ha a cuore il destino di oltre 90.000 persone che operano nella nautica, forse si è dimenticato che un paese con circa 7400 km di coste ha una naturale predisposizione per lo sviluppo nautico che andrebbe incentivato e non ostacolato. Ci venga a trovare al salone di Genova, venga ad incontrare i cantieri italiani, l’associazione che ci rappresenta ed salga a bordo a visitare i ns. prodotti che portano per il mondo l’eccellenza del made in Italy. Pensi all’indotto e non alla demagogia e si confronti con la categoria se non consosce come è evidente la materia.
Penso che l’On. Scilipoti debba pensare a ridursi lo stipendio ed a rinunciare alle agevolazioni che ha, piuttosto che affossare le imprese della cantieristica italiana che già soffrono più di tutte l’incalzare della crisi mondiale. VERGOGNA!! Purtroppo qui in Italia siamo maestri nel mettere in condizioni imprenditori e cervelloni a dover scappare in altri paesi per poter affermare il proprio valore. VERGOGNA!!