Il progetto da 1 milione di sterline per salvare la “HMS Unicorn”, la nave più antica della Scozia
La HMS Unicorn faceva parte della Royal Navy ed è una delle tre navi più antiche del mondo. Per proteggerla e darle una nuova casa è necessario un finanziamento di oltre 1 milione di sterline
La HMS Unicorn faceva parte della Royal Navy ed è una delle tre navi più antiche del mondo. Per proteggerla e darle una nuova casa è necessario un finanziamento di oltre 1 milione di sterline
La HMS Unicorn, una delle tre navi più antiche del mondo e la più antica della Scozia, ha dovuto affrontare molte sfide nel corso di questi ultimi anni. Tra lavori di ristrutturazione e pandemia, la nave è rimasta per diverso tempo chiusa ai turisti. Nonostante queste difficoltà, il gruppo di volontari della Unicorn Preservation Society non ha perso le speranze e ha organizzato un’importante raccolta fondi per preservare il futuro di una nave diventata ormai leggendaria.
La HMS Unicorn fu costruita per la Royal Navy nel 1824 e svolse una varietà di ruoli presso la città scozzese di Dundee. Per quasi 100 anni fu impiegata per l’addestramento dei Wrens, il famoso corpo femminile della Royal Navy del Regno Unito e diventò la nave scuola dei Royal Naval Reserves fino al 1960. Non si è mai spinta in alto mare, nè tanto meno ha partecipato ad una vera e propria battaglia. Tuttavia, grazie alle sue semplici azioni, la HMS Unicorn è entrata a far parte della storia della Scozia e non solo. Ancora oggi, a distanza di quasi 200 anni dal varo, la nave resta ormeggiata lungo le sponde della città di Dundee presso il molo di Victoria Dock.
Il progetto per ristrutturarla
Considerata la sua veneranda età, la HMS Unicorn è in condizioni relativamente buone ma, grazie all’analisi svolta dalla Unicorn Preservation Society, sono state scoperte alcune debolezze strutturali. Lo scafo presenta infatti diversi legni critici che stanno marcendo poco a poco a causa delle condizioni atmoferiche. Si stima che sia necessario oltre 1 milione di sterline per risolvere queste criticità e spostare la nave in bacino di carenaggio per ulteriori lavori di conservazione.
La società prevede infatti di trasferire l’imbarcazione nell’area dell’East Graving Dock a Dundee, come parte del progetto Safe Haven. Questo progetto vedrà HMS Unicorn formare il pezzo centrale del nuovo museo Dundee Maritime Heritage Centre.
La storia dell’HMS Unicorn
Costruita come fregata da 46 cannoni durante il regno di re Giorgio IV, la HMS Unicorn fu il risultato delle nuove tecnologie della rivoluzione industriale. Il suo design unico combina due grandi epoche della costruzione navale: la tradizionale lavorazione artigianale del legno del 18 ° secolo e l’emergente tecnologia del ferro del 19 ° secolo.
Grazie al lavoro dell’architetto Seppings e ai progressi della rivoluzione industriale, la nave presenta infatti diverse caratteristiche innovative. Unicorn contiene i primi esempi di lavorazione del ferro, tra cui cinghie di rinforzo diagonali attraverso lo scafo e le ginocchia in ferro che sostengono i ponti. Questa lavorazione rafforzò la nave e produsse una struttura più rigida. Un altro elemento da sottolineare è la curiosa forma della poppa ad ellisse.
L’origine del nome
Arrivati a questo punto non resta che concentrarci sull’elemento forse più caratteristico dell’imbarcazione. Ebbene sì, stiamo parlando dell’unicorno. La scelta dello stravagante animale mitologico come polena e come nome da dare alla nave ha una precisa spiegazione. L’unicorno è infatti l’emblema della Scozia, simbolo di orgoglio e libertà. Venne utilizzato per la prima volta sullo stemma reale scozzese da Guglielmo I per simboleggiare il dominio scozzese nel XII secolo. Da lì in avanti anche la Royal Navy cominciò ad adottare l’unicorno per alcune delle sue celebri navi da combattimento.
Argomenti: Daily Nautica