Il mare a Tortona: alla scoperta del museo dedicato al “grande blu”
Nel museo del mare di Tortona aperto nel 2010 sono raccolti più di 1500 reperti diversi, in molti casi dono di privati
Nel museo del mare di Tortona aperto nel 2010 sono raccolti più di 1500 reperti diversi, in molti casi dono di privati
Si dice che al Piemonte manchi solo il mare. In effetti è vero, visto che la passione dei piemontesi per l’acqua salata è innegabile. Tortona è un’operosa cittadina della provincia di Alessandria, divisa fra la Pianura Padana e le colline cariche di vigneti che accompagnano il visitatore fino alle montagne. Campi, fabbriche e vigneti: nulla di tutto questo ricorda le onde del mare o il profumo dell’acqua salata.
Invece, in questa cittadina, grazie alla passione di un gruppo di volontari dell’associazione Marinai d’Italia Lorenzo Bezzi, è stato aperto nel 2010 uno straordinario museo del mare di oltre 300 metri quadrati in cui sono raccolti più di 1500 reperti diversi, in molti casi dono di privati.
La definizione che lo caratterizza è perfetta: in esso vi si può infatti trovare un insieme infinito di oggetti e di strumenti legati al mare. Si tratta di conchiglie, equipaggiamento da sub, fantastici modelli di navi in legno frutto di migliaia di ore di lavoro, uniformi, ancore antiche, elmi da palombaro, medaglie al valore, solcometri, giornali di bordo, colubrine, vecchie fotografie, reti da pesca, antiche mappe e mille altri oggetti ancora.
Sembra così di sentire l’aria del mare, di viaggiare nelle Ventimila leghe sotto i mari di Giulio Verne o di solcare le onde degli oceani, anche se la costa ligure dista una cinquantina di chilometri. Nella visita si viene sempre accompagnati dai preparatissimi volontari, di solito ex marinai, che illustrano con fervore e passione la storia dei pezzi esposti. Tra questi il comandante “capitano di lungo corso” Franco Pernigotti, direttore del museo, che ad esso ha donato, oltre che il suo tempo, anche le sue divise e i magnifici modelli di navi in legno da lui costruiti.
Il motivo per il quale il museo si trova in questa cittadina deriva dal fatto che nella zona c’erano numerose fabbriche meccaniche che fornivano manodopera specializzata reclutata dalla Marina: gli uomini tornavano poi a casa con nuovi patentini ed esperienze importanti. Inoltre, la distanza dal mare è relativamente breve, tale da far sentire il profumo di viaggi e di avventura, imbarcandosi su navi militari e mercantili che viaggiavano per i sette mari.
Si possono trovare così esposti sia pezzi che raccontano la normale vita di bordo che pezzi assolutamente eccezionali come una macchina Enigma, la famosa macchina crittografica utilizzata dall’esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, e i reperti del capitano Moccagatta, comandante della flottiglia MAS, o dell’ammiraglio Mirabello, ministro della Marina. Altri pezzi unici sono quelli di Pietro Achille Cavalli Molinelli, medico di bordo durante la spedizione al Polo Nord del Duca degli Abruzzi, o del capitano di sommergibili Lorenzo Bezzi, un tortonese affondato con la sua nave nel giugno del 1940 e decorato con la medaglia d’oro al valor militare.
Ovunque nel museo si è tentato di ricostruire ambienti come la cabina di bordo del medico della Stella Polare ma il materiale raccolto è talmente tanto e così vario che il museo avrebbe bisogno di ampliare le sale, divenute troppo strette per tutto ciò che contengono. La fantasia e il desiderio d’avventura che suscita non riuscirà, invece, mai a contenerli. Il museo del mare di Tortona si trova in via Pietro Pernigotti 14 ed è visitabile il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 oppure su appuntamento telefonando al 3481498791.
Argomenti: mare